
Michael Jackson aveva un quarto figlio, nato nel 1984 prima di tutti gli altri, al quale è stato riservato un posto in prima fila al funerale, accanto ai fratelli e alla famiglia della star. Il tabloid britannico "The Sun" pubblica oggi la foto del ballerino 25enne Omer Bhatti alle esequie del re del pop e evidenzia le somiglianza tra il giovane e Prince Michael II, il figlio più piccolo del cantante nato nel 2002 tramite inseminazione artificiale da una madre surrogata. Secondo quanto riferisce il tabloid, Jackson nel 2004 avrebbe confessato ad alcuni amici che Omer, di nazionalità norvegese, era il frutto di una relazione passeggera. Il ragazzo, che ora vuole sottoporsi ad un test del Dna per dimostrare di essere figlio della star, ha vissuto per qualche anno nel ranch di Neverland e sarebbe stato trattato come uno di famiglia. Un video lo mostra scartare pacchi di Natale insieme agli altri Jackson quando aveva circa 14 anni. "Era il re del pop. Ma per noi era molto di più", è stato il commento della madre Pia alla morte della star quasi un mese fa. Stando al racconto del "Sun", appresa la nascita del bambino Jackson mandò due dei suoi dipendenti a Oslo per aiutare la madre ad allevarlo. Il cantante avrebbe però incontrato Omer soltanto nel 1996, quando il 12enne lo colpì improvvisando un balletto in "stile Jackson" nella lobby di un albergo in Tunisia dove la star soggiornava. Da allora il ragazzino è comparso più volte accanto al cantante, esibendosi addirittura sul palco insieme a lui. Nel 1997 la famiglia di Omer vendette la propria casa a Holmlia, nei pressi di Oslo, si trasferì a Neverland e lì rimase per qualche anno, prima di far ritorno in Norvegia. La madre ed il marito, un pachistano di nome Riz, avrebbero anche lavorato per la star di "Thriller", lei in qualità di balia, lui come autista. Nel 2003 Omer fu fotografato al compleanno di Jackson e in una limousine insieme a lui. Il ragazzo si trovava a Neverland quando, nello stesso anno, la polizia impegnata nell'indagine sugli abusi sessuali a carico della pop star condusse un raid all'interno del ranch. "Fu stata una cosa folle. Era l'intera squadra della polizia di Santa Barbara. Non sapevamo perché erano là. Michael non era a casa", aveva dichiarato Omer ai media qualche tempo fa. Nel 2001 Jackson dedicò il suo album "Invincible" ad uno dei migliori amici del ragazzo, Benjamin Hermansen, un 15enne ucciso in Norvegia da un gruppo di neo-nazisti in un caso che sconvolse il paese intero. Omer, che ora sta inseguendo il successo come musicista hip-hop con il nome d'arte O'Bee, aveva dichiarato lo scorso anno in un'intervista: "la lealtà per me è la cosa più importante. Sono in contatto con Michael e credo che la mia lealtà nei suoi confronti sia il motivo. È un'essere umano dalla bontà incredibile". ATS
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata