Estero
Mosca blocca le adozioni dei bambini russi nei Paesi in cui si può cambiare sesso, Svizzera inclusa
©Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
un giorno fa
La misura, approvata in seconda e terza lettura dalla Duma, vuole "proteggere i bambini da potenziali pericoli".

Mosca adotta una nuova stretta sui diritti nella sua battaglia per la difesa della famiglia tradizionale. A partire dal divieto di adozione per tutti quei Paesi, inclusa la Svizzera, che autorizzano il cambio di sesso. Il provvedimento, approvato in seconda e terza lettura dalla Duma, impedisce l'adozione di bambini dalla Russia verso Paesi in cui è consentita la riassegnazione di genere. D'ora in avanti, il codice di famiglia deve essere integrato con clausole che stabiliscono che i genitori adottivi tra le altre cose non possono essere cittadini di uno Stato "in cui è consentito cambiare sesso tramite intervento medico, incluso l'uso di farmaci volti a cambiare sesso".

L'obiettivo di questa misura

Secondo il presidente della Camera Bassa Vyacheslav Volodin, tra i promotori dell'iniziativa, l'obiettivo è quello di proteggere i bambini da "potenziali pericoli". Tra i Paesi citati in cui la transizione di genere è legale c'è anche la Svizzera, insieme alle nazioni limitrofe Italia, Austria e Germania, ma pure Estonia, Islanda, Lussemburgo, Malta, Norvegia e Slovenia. Dal 2013, il Paese vieta già l'adozione a coppie omosessuali straniere o a cittadini non sposati provenienti da Paesi in cui è legale l'unione fra persone dello stesso sesso. I parlamentari della Duma hanno adottato anche un'altra legge su un tema analogo, in un contesto di crisi demografica amplificata dal conflitto in Ucraina. Il testo votato all'unanimità prevede che le persone che promuovono uno stile di vita senza figli rischiano multe di 400'000 rubli (circa 3'600 franchi al cambio attuale), raddoppiate per i dipendenti pubblici. Per le persone giuridiche la sanzione potrebbe essere aumentata a cinque milioni di rubli (45'000 franchi).

La famiglia come valore tradizionale

"Una famiglia forte è stata proclamata come valore tradizionale" in Russia nel 2022, sottolineano gli autori del testo in una nota esplicativa. Tuttavia, "una delle minacce ai valori tradizionali è la promozione nella società russa dell'ideologia senza figli, che porta al degrado delle istituzioni sociali e crea circostanze di spopolamento". Nel mirino dei promotori della legge, comunità e gruppi che si esporrebbero a pesanti sanzioni per aver fatto quella che viene definita la promozione di uno stile di vita "Childfree" e che avrebbero un atteggiamento aggressivo nei confronti "di coloro che portano avanti il proprio bisogno di essere madre o padre", su Internet, nei media e nei libri, nei film o nella pubblicità. Le due nuove leggi si inseriscono in un percorso ultraconservatore sui temi sociali rivendicato da leader politici e religiosi, che vedono nella difesa dei valori cosiddetti "tradizionali" un'estensione della lotta della Russia contro l'Occidente, accusato di "decadenza" morale. In quest'ottica, ad esempio, i diritti della comunità LGBT sono stati praticamente azzerati. Allo stesso tempo c'è una questione demografica molto sentita, soprattutto da Vladimir Putin, che non è riuscito a risolvere nei suoi 25 anni alla guida della Russia, nonostante l'adozione di politiche per la natalità.