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Nasce l'Alleanza contro la fame, la task force è stata approvata dal G20
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Keystone-ats
un mese fa
L'Alleanza, ha spiegato il presidente del Brasile, "sarà gestita da un segretariato con sede presso la Fao a Roma e a Brasilia. La sua struttura sarà piccola, efficiente e provvisoria, composta da personale specializzato. Metà dei suoi costi saranno coperti dal Brasile.".

Nel corso del G20 che si tiene in Brasile, le delegazioni hanno approvato oggi per acclamazione, su invito del ministro dello sviluppo Wellington Dias, il documento fondante dell'Alleanza globale contro la fame e la povertà. Quest'ultima avrà sede a Brasilia. In precedenza, il ministro delle Finanze brasiliano, Fernando Haddad, in apertura dei lavori della Task force globale contro la fame e la povertà del G20, ha affermato che un modo per mobilitare risorse per combattere la fame e la povertà è far sì che i super-ricchi paghino la loro giusta quota di tasse. "In tutto il mondo, i super-ricchi usano una serie di trucchi per eludere i sistemi fiscali, ha affermato. "Se i miliardari - ha aggiunto - pagassero una tassa del 2% della loro ricchezza, potremmo raccogliere tra i 200 e i 250 miliardi di dollari all'anno, circa 5 volte l'importo che le 10 maggiori banche multilaterali hanno dedicato alla lotta alla fame e alla povertà nel 2022".

"Un passo decisivo"

In precedenza, prendendo la parola, il presidente dello Stato ospite, Luiz Inacio Lula da Silva, ha dichiarato che la partecipazione alla riunione ministeriale della Task force dell'Alleanza globale contro la fame e la povertà "è uno dei momenti più importanti dei 18 mesi del mio terzo mandato". In questo spazio simbolico, stiamo compiendo un passo decisivo per mettere questo problema una volta per tutte al centro dell'agenda internazionale", ha aggiunto il presidente del Brasile.

"La fame è il risultato delle scelte politiche"

"Oggi il mondo - ha sottolineato - produce cibo più che a sufficienza per sradicare la fame, quello che manca è creare le condizioni per l'accesso al cibo, mentre la spesa per gli armamenti è aumentata del 7% nell'ultimo anno, raggiungendo i 2,4 trilioni di dollari". Invertire questa logica, secondo Lula, è un imperativo morale di giustizia sociale ed è essenziale per lo sviluppo sostenibile che cerchiamo. A parere del presidente, "il protezionismo discrimina i prodotti dei Paesi in via di sviluppo, ma la fame non è solo il risultato di fattori esterni, è soprattutto il risultato di scelte politiche". Secondo Lula, "nel 2008 il G20 è stato determinante per evitare il crollo dell'economia mondiale, ora i leader mondiali hanno l'opportunità di rispondere a quest'altra sfida sistemica. Abbiamo bisogno di soluzioni durature e dobbiamo pensare e agire insieme".

Le sedi dell'Alleanza contro la fame

Lula ha poi sottolineato che l'Alleanza globale contro la fame e la povertà sarà gestita da un segretariato con sede presso la Fao a Roma e a Brasilia. La sua struttura sarà piccola, efficiente e provvisoria, composta da personale specializzato. Metà dei suoi costi saranno coperti dal Brasile.