Dal 26 al 28 maggio l'impresa dovrà rispondere, davanti al tribunale correzionale di Nancy (regione Grand Est), dell'accusa di aver abbandonato illegalmente tra il 2021 e il 2024 rifiuti sotto forma di bottiglie d'acqua, vetro e polimeri per un totale di 346'000 metri cubi (92 piscine olimpioniche) a Contrexeville di 27'000 metri cubi a Saint-Ouen-Lès-Parey, costituendo ogni volta "una discarica non autorizzata che ha causato un danno sostanziale all'ambiente", si legge nell'avviso di udienza del tribunale consultato dall'agenzia francese Afp.
Discariche a cielo aperto
L'azienda è inoltre accusata di aver mantenuto discariche di Contrexeville, They-sous-Monfort e Saint-Ouen-Lès-Parey (Vosgi), con un volume rispettivamente di 250'000, 100'100 e 27'000 metri cubi, per plastica, vetro e rifiuti di demolizione, provocando in tal modo "gravi danni alla salute umana" e un "sostanziale deterioramento dell'ambiente". Nestlé deve anche rispondere dell'addebito di aver permesso che, intorno a queste discariche, particelle di microplastica si riversassero nelle acque superficiali e sotterranee in concentrazioni tali da rendere impossibile qualsiasi forma di vita acquatica e da avere effetti nocivi sulla salute, sulla flora e sulla fauna.
Denuncia accolta
L'associazione AC Anti-Corruption aveva presentato una denuncia contro ignoti presso l'unità regionale per l'ambiente della procura di Nancy dopo che l'esistenza delle discariche era stata rivelata da alcuni giornalisti del collettivo We Report. "AC Anti-Corruption è molto soddisfatta che la sua denuncia alla procura sia stata accolta: erano più di tre anni che aspettavamo questo risultato", ha indicato all'Afp il presidente dell'organizzazione, Marcel Claude.
La risposta di Nesté Waters
Da parte sua, in una presa di posizione inviata all'agenzia Awp, Nestlé Waters ha fatto sapere di non avere ricevuto convocazioni e di non poter commentare un procedimento in corso. Un addetto stampa ha precisato che "è in corso un'indagine sugli aspetti ambientali delle ex discariche, che risalgono agli anni 60, prima che l'impresa diventasse proprietaria" dei luoghi. Nestlé Waters France si è impegnata ad adottare tutte le misure necessarie, sotto la supervisione delle autorità ambientali, per quanto riguarda la gestione dei terreni in questione. Come si ricorderà Nestlé Waters è oggetto di denunce in Francia anche per la vicenda delle acque imbottigliate con processi di filtrazione illegali.