Estero
Netanyahu conclude un pezzo di storia
Keystone-ats
3 anni fa
Benyamin Netanyahu ha lasciato oggi la Residenza ufficiale dei premier israeliani

Dopo 12 anni Benyamin Netanyahu ha lasciato oggi la Residenza ufficiale dei premier israeliani a Gerusalemme portando via un pezzo di storia del Paese.

Alla fine di shabbat - il riposo sabbatico ebraico - il primo ministro politicamente più longevo di Israele ha finalmente completato il trasloco, liberando un’abitazione che non gli competeva più da un pezzo.

”Poco dopo la mezzanotte di sabato la famiglia Netanyahu ha lasciato la residenza di Balfour Street”, ha fatto sapere un portavoce della famiglia. Fuori dall’edificio sono stati intravisti i camion del trasloco.

C’è voluto però molto più tempo di quanto avvenuto nel passaggio di altri premier. Nulla a che vedere, ad esempio, con i 4 giorni con cui Ehud Olmert lasciò la Residenza nel 2009 proprio per lasciare il timone a Netanyahu. Basti pensare che l’attuale primo ministro Naftali Bennett è stato eletto alla guida del nuovo governo lo scorso 2 giugno. Ma solo il 13 giugno è riuscito a concordare con Netanyahu tempi e modalità del trasloco dalla Residenza ufficiale, fissando la data al 10 luglio, non senza aver commesso due grosse gaffe. Un lasso di tempo che i media hanno bollato come infinito.

La prima gaffe - ricordata da Haaretz - è stato quando, a due giorni dall’insediamento di Bennett, Netanyahu ha ospitato in Residenza un evento di addio per il suo staff. La seconda - ritenuta più grave - è stata quando ‘Bibi’, come è chiamato dai suoi sostenitori, ha ricevuto in Residenza l’ex ambasciatrice Usa all’Onu Nikky Haley insieme al pastore evangelico John Hagee con tanto di foto ufficiale e post sui social. A quel punto non c’è stata altra strada che mettere nero su bianco la data limite, imposta dall’ufficio di Bennett per sabato notte.

In tutto questo periodo non si sono fermate le proteste settimanali degli oppositori di Netanyahu davanti la Residenza. Dimostrazioni cominciate ancor prima che Netanyahu finisse sotto processo a Gerusalemme per corruzione, frode e abuso di potere e che è in corso.

I camion che nella notte hanno lasciato Gerusalemme si sono diretti a Cesarea - zona residenziale sul mare a nord di Tel Aviv - dove la famiglia Netanyahu ha una villa più che confortevole e protetta. L’obiettivo però è ritornare presto a Gerusalemme dove l’ex premier e famiglia alloggeranno in un appartamento di proprietà. Anche lì l’occhio sarà sempre rivolto a Balfour Street con la speranza, neanche tanto celata, di rimettervi piede al più presto riprendendo le redini del Paese.

Intanto però tocca a Bennett. Fedele alle esigenze dei figli, userà la Residenza solo per le cerimonie ufficiali, per il resto resterà a Raanana, piccolo centro vicino Tel Aviv. Vista l’estrema volatilità della scena politica israeliana segnata da ben 4 elezioni in poco più di 2 anni, meglio non abituarsi.

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