"Non ci saranno annunci sui diritti di esplorazione per l'estrazione mineraria in acque profonde nel 2024 o nel 2025", ha affermato il Partito Socialista della Sinistra in una dichiarazione, spiegando di aver ottenuto questa decisione dal governo - che non ha una maggioranza parlamentare - come concessione in cambio del sostegno al suo bilancio 2025. La Norvegia, il più grande produttore di petrolio e gas dell'Europa occidentale, sembrava destinata a diventare uno dei primi Paesi ad autorizzare l'estrazione mineraria dai fondali marini, sostenendo di non voler fare affidamento sulla Cina per i minerali essenziali per la tecnologia delle energie rinnovabili.
La sezione norvegese del WWF intenta una causa legale
L'estrazione mineraria in acque profonde è controversa per il suo potenziale impatto sugli ecosistemi marini vulnerabili. Ma il parlamento norvegese ha formalmente dato il via libera a gennaio per aprire parti dei suoi fondali marini all'esplorazione. Ciò ha spinto la sezione norvegese del WWF a intentare una causa legale.