
Le armi negli Stati Uniti "sono troppe" ed è urgente controllare. Da Sandy Hook a San Bernardino, il presidente americano Barack Obama elenca uno per uno gli episodi in cui è stato costretto ad intervenire in seguito ad una strage di massa, ribadendo: "Sono troppe!". "Oggi non siamo qui per reagire ad una strage causata dalle armi, ma per fare qualcosa per prevenire la prossima", ha aggiunto Obama. "Lei cinque anni fa è sopravvissuta alla follia delle armi, ma tanti altri non ce l'hanno fatta": il presidente, nell'annunciare la stretta sulle armi da fuoco, ricorda commosso Gabby Giffords, la parlamentare democratica - presente alla Casa Bianca - colpita alla testa a Tucson, in Arizona, mentre parlava in un comizio, e rimasta gravemente menomata. "Le costanti scuse per non agire non sono più sufficienti". "Credo nel secondo emendamento, ma credo anche che possiamo trovare il modo di ridurre la violenza causata dalle armi in coerenza con il secondo emendamento", ha detto ancora Obama.
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