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ONU: "Molto preoccupati per il Libano, serve moderazione"
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5 ore fa
Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale Antonio Guterres, ha chiesto a tutti di esercitare "la massima moderazione".

L'ONU è "molto preoccupata" per la situazione in Libano dopo l'esplosione a Beirut, e chiede "moderazione". Lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro. "Siamo molto preoccupati per l'intensificarsi dell'escalation attorno alla Linea Blu, compreso l'attacco mortale di oggi a Beirut. Chiediamo a tutte le parti di allentare immediatamente l'escalation. Tutti devono esercitare la massima moderazione", ha affermato Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale ONU Antonio Guterres.

L'attacco

Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno condotto "un attacco mirato" su Beirut con l'obiettivo di neutralizzare un membro di alto rango degli Hezbollah ricercato anche dagli USA. Stando al ministero della sanità libanese, il bilancio è di 12morti e 66 feriti, di cui 9 in condizioni critiche. L'edificio bersagliato si trova nel quartiere Jamus, vicino alla moschea al Qaem, nel cuore della roccaforte di Hezbollah. Sul posto ambulanze e civili sono accorsi per cercare le vittime sotto le macerie.

Obiettivo Aqil

La TV panaraba Aljazeera ha indicato quale obiettivo dell'attacco Ibrahim Aqil, capo della forza Al-Radwan, l'unità d'élite della formazione libanese filo-iraniana. Una fonte vicina a Hezbollah afferma che Aqil è stato ucciso nel raid israeliano. Era ricercato dagli Stati Uniti anche per il suo ruolo nell'attentato del 1983 contro una caserma dei Marines a Beirut e per aver diretto la presa di ostaggi americani e tedeschi in Libano negli anni '80.

Taglia da 7 milioni

Già nel 2015 gli Stati Uniti avevano classificato Ibrahim Aqil come "terrorista" e il suo nome era legato a numerosi attacchi terroristici in tutto il mondo e ad attività militari anche in Siria. L'anno scorso, in occasione del 40esimo anniversario dell'attentato all'ambasciata americana a Beirut, la Casa Bianca annunciò che avrebbe dato 7 milioni di dollari a chiunque avesse diffuso informazioni su Aqil, uno dei responsabili dell'attentato che costò la vita a 63 persone.

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