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Stasera il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha tenuto un discorso alla nazione in seguito all'attacco di martedì scorso, in cui un uomo ha aperto il fuoco in una scuola per adulti, migranti ma non solo, a Örebro, uccidendo 10 persone. "La responsabilità dell'attacco è di colui che ha compiuto questo terribile crimine, ma la responsabilità per aiutarvi a riprendere le vostre vite, dobbiamo prendercela insieme" ha sottolineato Kristersson. Parlando delle vittime, il premier ha aggiunto: "Venivano da diverse parti del mondo e avevano sogni diversi. Erano a scuola per costruire le basi del loro futuro che ora gli è stato strappato".
Ancora non individuato il movente
La polizia non ha ancora individuato il movente della strage e Kristersson invita tutti a non trarre conclusioni e a non incoraggiare speculazioni: "L'attacco ha creato paura e preoccupazione tra alunni e genitori che temono possa succedere di nuovo, e tra persone di origini straniere che si sentono particolarmente esposti" ha ammesso, invitando la popolazione a unirsi e a supportarsi l'un l'altro.
Gli eroi del quotidiano
Il premier ha anche espresso apprezzamento per "gli eroi del quotidiano" che hanno fatto il possibile per aiutare persone durante l'emergenza: "alunni che hanno aiutato i loro amici feriti ad uscire dalla scuola, insegnanti, personale sanitario che ha salvato vite e poliziotti che sono entrati nella scuola durante l'attacco e le diverse comunità religiose che hanno offerto supporto durante questo scenario da incubo". Martedì a mezzogiorno, una settimana dopo la sparatoria, la Svezia si fermerà per un minuto di silenzio.