Estero
Sarah Scazzi: il delitto in 7 minuti
Redazione
15 anni fa
Confessione shock di Michele Misseri: "Volevamo darle una lezione". "Sarah stava piangendo mentre Sabrina la teneva"

Sabrina Misseri resta in carcere. Lo ha ha deciso ieri il giudice per le indagini preliminari Martino Rosati in un'ordinanza lunga 20 pagine. Una lunga ricostruzione, scrive oggi il Corriere della Sera, dei fatti avvenuti lo scorso 26 agosto scorso, quando Sarah fu uccisa nella cantina di casa Misseri. Ma non solo. Ci sono altre 183 pagine della deposizione shock di Michele Misseri, in cui confessa davanti al sostituto procuratore Mariano Buccoliero quanto accaduto quel giorno. “E Sarah cosa faceva Miché?”, chiede il procuratore Buccoliero. “Se ne voleva andare... gridava. Ho detto ‘lasciala andare’. E Sabrina ha detto ‘no, mi deve dire prima la verità, cos'è successo...’ poi in quel momento io ho perso la pazienza”, risponde Misseri. “Quando tu hai stretto la corda intorno al collo di Sarah, Sabrina ha continuato a mantenerla stretta a Sarah?”, incalza Buccoliero. “No - risponde Misseri - si è presa paura e l'ha lasciata”. E ancora: “Quando la stavo stringendo Sabrina ha detto ‘lascia stare, ora l'ammazzi, eh’... mi ha detto ‘finiscila’, però la forza che avevo io era troppa’. Michele spiega ancora che “Sarah stava piangendo mentre Sabrina la teneva”, e anche Sabrina piangeva ma non ha cercato di fermarlo, “si è presa paura, si è scioccata e se n'è andata sopra”. “Quando ha stretto la corda al collo di Sarah aveva intenzione di ucciderla?”, si legge nell'ordinanza. “No, volevo darle solo una lezione”, risponde ancora l’uomo. “E questo perché? Te lo aveva detto Sabrina?”. “Sì... non si poteva sapere per gli altri... sapere in giro... in paese..”. E il pubblico ministero: “Sapere in giro il fatto che lei aveva molestato la bambina?”. “Sì”. “E questo lo ha detto Sarah a Sabrina?”. “Sì”. Ma il magistrato vuole capire meglio quanto accaduto: “Cioè, Sabrina le ha detto ‘papà, vedi che dobbiamo dare una lezione a Sarah sennò quella va in giro a dire che tu l'hai molestata’?”. “Sì”, risponde ancora Misseri. “E questo lo ha detto lo stesso 26 agosto?”. “Sì”. Michele Misseri spiega ancora che il 26 agosto lui e Sabrina avevano deciso durante il pranzo che lei avrebbe portato Sarah in garage e che lui l'avrebbe spaventata mettendole la corda al collo. Secondo la ricostruzione del giudice Sarah arrivò a casa Misseri alle 14.28 – lo conferma uno squillo sul telefonino di Sarah a quello di Sabrina per segnalarle che era arrivata -. L'omicidio, dice il gip, è avvenuto in sette minuti: nello spazio fra due sms inviati dal telefonino di Sabrina.

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