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Scattano i dazi di Trump per Messico, Canada e Cina
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Ats
11 ore fa
I prodotti colpiti a partire da oggi saranno acciaio e farmaceutici, in seguito toccherà a microchip, petrolio e gas dal 18 febbraio. Pronta la risposta canadese.

La scure dei dazi di Donald Trump si sta per abbattere su Messico, Canada e Cina, responsabili - secondo la versione della Casa Bianca - "dell'invasione di migranti e di fentanyl che sta uccidendo migliaia di americani". Da oggi scattano infatti le tariffe del 25% contro i Paesi vicini degli Stati Uniti e del 10% contro Pechino. Smentendo le indiscrezioni dell'ultim'ora di trattative in corso e di un ripensamento con un possibile posticipo al primo marzo, la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha fatto chiarezza: le tariffe scatteranno il primo febbraio.

La strategia

Il commander-in-chief ha poi spiegato nello Studio Ovale quali saranno i prodotti colpiti: da oggi acciaio e farmaceutici, in seguito microchip, petrolio e gas dal 18 febbraio. Immediata la reazione dei vicini canadesi che, nelle parole del premier Justin Trudeau, si sono detti pronti a rispondere "immediatamente e con forza. Non è quello che vogliamo ma, se andrà avanti, agiremo anche noi". Trump tuttavia tira dritto sostenendo che "non c'è niente che Canada, Messico e Cina possano fare per evitare i dazi".

La possibile reazione

Durante la guerra commerciale scoppiata fra Stati Uniti e Canada nei primi quattro anni alla Casa Bianca di Trump, Ottawa rispose imponendo tariffe sul succo d'arancia della Florida, sul whisky e sul bourbon. La stessa strada potrebbe essere seguita anche in questa occasione. Il Canada potrebbe però anche ricorrere all'opzione "nucleare" dell'energia, la sua arma più pesante contro gli Stati Uniti. Almeno una trentina di Stati americani dipendono dall'energia canadese e l'imposizione di dazi all'export verso gli Usa si tradurrebbe in un aumento dei prezzi di elettricità, gas e benzina che Trump ha promesso agli americani di far scendere non appena entrato alla Casa Bianca.

L'impatto sulle borse

Dopo l'annuncio dei dazi, Wall Street ha chiuso in calo. Il Dow Jones lascia lo 0,78% a 44.530,48 punti, il Nasdaq perde lo 0,46% a 19.590,76 punti, mentre lo S&P 500 cede lo 0,57% a 6.036.64 punti. Donald Trump è convinto che i dazi che ha deciso di imporre contro Canada, Messico e Cina renderanno gli Stati Uniti "molto ricchi". Quanto al crollo registrato a Wall Street dopo il suo annuncio sulle tariffe, il presidente americano ha detto di non essere preoccupato.

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