
Affrontando un salto, ha perso il controllo degli sci ed è caduto volando per una settantina di metri e finendo contro la rete metallica di protezione. Un impatto così violento che per recuperarlo i soccorritori hanno dovuto tagliare la rete in cui era rimasto impigliato. E' stato questo terribile quanto inatteso incidente a causare la morte di un 18enne italiano.
Sabato mattina presto (ma la notizia si è appresa soltanto domenica) aveva imboccato la pista 2 degli impianti del monte Zoncolan, in Friuli, per il riscaldamento. Il 18enne aveva infatti un compito, quello di fare da apripista nella gara che si sarebbe disputata poco dopo. Erano le 8 circa e gli impianti erano ancora tutti chiusi al pubblico. Subito dopo sulla pista vicina, la 1, si sarebbe disputato un SuperG. Saltato, assieme allo slalom dei Regionali Children che era in programma lunedì.
La caduta
Forse per la particolare qualità della neve, forse per un semplice errore o per un momento di scarsa aderenza degli sci, ha perso il controllo ed è volato via. Nella terribile caduta aveva riportato fratture alle gambe e a un polso e anche un forte trauma toracico. Danni decisamente gravi ma che non lasciavano presagire una tragedia. E' stato subito visitato da un medico rianimatore che era nei pressi delle piste e che lo ha soccorso per primo. Il ragazzo era cosciente, vigile e reagiva. Lo hanno liberato dalla rete e poi sono giunti i soccorritori.
L'ospedalizzazione e l'intervento chirurgico
Marco è stato stabilizzato con cura e adagiato a bordo di un elicottero del Servizio di urgenza ed emergenza medica (Suem) di Pieve di Cadore. Il velivolo in pochissimi minuti lo ha trasportato all'ospedale di Tolmezzo. Nel nosocomio il ragazzo è stato sottoposte a cure ovviamente più approfondite e, successivamente, si è deciso che occorreva praticare un intervento chirurgico. Che sembra sia riuscito. Sembrava anche che la situazione fosse sotto controllo, e il decorso normale. Invece poche ore dopo il dramma.
La terapia intensiva e la morte
Nel pomeriggio, le sue condizioni di salute sono peggiorate progressivamente. Secondo quanto si è appreso, a causa di una rara complicazione. A quel punto i sanitari di Tolmezzo hanno deciso di trasferirlo nel capoluogo friulano, a Udine, all'ospedale Santa Maria della Misericordia, meglio attrezzato. Quando è arrivato era già in coma, i medici lo hanno subito ricoverato in terapia intensiva. Il ragazzo ha resistito fino a questa mattina, quando è morto.