È di una quarantina di agenti feriti o contusi e di un numero imprecisato di arresti il bilancio degli scontri innescati nella serata di ieri con la polizia da simpatizzanti dell'ultradestra extraparlamentare britannica a Southport, vicino a Liverpool, in seguito all'accoltellamento da parte di un 17enne in un centro di danza e yoga di diverse bambine: tre delle quali poi morte. Scontri aizzati presumibilmente all'English Defence League, un gruppo di matrice islamofoba. A renderlo noto è la Merseyside Police locale, precisando che 39 poliziotti hanno dovuto essere medicati sul posto o in ospedale e che otto di loro hanno riportato conseguenze più serie come fratture o lesioni al volto.
Moschea presa di mira
Tutto è nato quando qualche centinaio di dimostranti ha preso di mira la moschea cittadina di St Luke Road e il parcheggio circostante lanciando pietre, bottiglie incendiarie o altri oggetti. Per riportare la situazione sotto controllo è stato necessario l'intervento di rinforzi di polizia, mentre per le prossime ore, fino almeno a stasera, è stato proclamato nell'area una sorta di stato di allerta temporaneo: con divieto di manifestazione spontanee e poteri rafforzati alle forze dell'ordine su fermi e perquisizioni preventive.
"Una strumentalizzazione degli eventi"
La comandante della Merseyside Police, Serena Kennedy, e uno dei suoi vice, Alex Goss, hanno bollato l'accaduto come "nauseante", denunciando la strumentalizzazione degli accoltellamenti di lunedì e dello shock popolare che ne è derivato, alimentata a colpi di "fake news" diffuse da siti, media o influencer di estrema destra sull'identità dell'aggressore: indicato come un immigrato di fede islamica, quando invece - a quanto si è saputo finora - si tratta di un 17enne nato nel Regno Unito da genitori ruandesi non musulmani. E "senza alcun legame conosciuto" con ambienti islamici, come ha ribadito oggi Goss.
Starmer: "Puniremo i teppisti che hanno attaccato la moschea"
Tutti "coloro che hanno macchiato la veglia in memoria" delle piccole vittime degli accoltellamenti di lunedì a Southport - prendendo di mira senza alcuna ragione una moschea e compiendo ieri sera atti di "violenza e teppismo" contro la polizia - "hanno insultato la comunità locale in lutto. E saranno puniti con la piena forza della legge". Lo scrive sul suoi profilo X il premier britannico Keir Starmer, commentando gli incidenti innescati da simpatizzanti dell'ultradestra extraparlamentare islamofoba nella cittadina vicino a Liverpool. "La gente di Southport - ha sottolineato Starmer - è sgomenta per l'orrore che le è stato inflitto lunedì. Essa merita solo il nostro sostegno e il nostro rispetto". Sulla stessa linea Patrick Hurley, deputato laburista locale eletto nel collegio di Southport, che ha definito "teppisti estranei alla nostra comunità" i partecipanti ai disordini della notte scorsa, parlando di gente venuta in gran parte da fuori e accusandola di aver anche "oltraggiato il dolore" delle famiglie delle vittime degli accoltellamenti e delle migliaia di cittadini che giusto ieri pomeriggio si erano uniti in una pacifica quanto commossa veglia di solidarietà.