
L'ambasciatore svizzero, che rappresenta gli interessi degli Stati Uniti in Iran, è stato convocato al ministero degli Esteri iraniano in seguito alle minacce del presidente degli Stati Uniti Donald Trump contro la repubblica islamica. Lo ha riferito l'agenzia di stampa semi-ufficiale Tasnim, che è controllata dai pasdaran, i Guardiani della rivoluzione. "La Svizzera non commenta le attività nell'ambito del mandato di potenza protettrice tra Stati Uniti e Iran", ha indicato da parte sua la portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), Elisa Raggi, su richiesta di Keystone-ATS.
L'intervista di Trump alla NBC
"A seguito delle continue atrocità commesse da Israele in Medio Oriente e delle minacce di Trump (contro l'Iran), l'ambasciatore svizzero a Teheran è stato convocato questa mattina al ministero degli Esteri iraniano in qualità di rappresentante degli interessi degli Stati Uniti", si legge nella nota. Il giorno precedente Trump, in un'intervista alla NBC News, aveva minacciato di lanciare "attacchi senza precedenti" contro l'Iran se Teheran e Washington non avessero raggiunto un accordo sul programma nucleare iraniano. Questa è stata la reazione di Trump alla dichiarazione del presidente iraniano Masoud Pezeshkian, che ha escluso negoziati diretti con Washington ma ha lasciato aperta l'opzione di negoziare tramite mediatori.