Il governo di Tokyo monitora gli sviluppi in Corea del Sud con "particolare e grave" preoccupazione, in seguito alla detenzione del presidente Yoon Suk-Yyeol per aver dichiarato la legge marziale lo scorso dicembre. Lo ha dichiarato il segretario di gabinetto giapponese Yoshimasa Hayashi durante una conferenza stampa, aggiungendo che "l'importanza delle relazioni bilaterali rimane invariata nonostante gli ultimi sviluppi, e il Giappone continuerà a comunicare in modo stretto con il Paese vicino". Lo stesso premier giapponese Shigeru Ishiba, insediatosi lo scorso ottobre, aveva precedentemente espresso la speranza che si possa mantenere l'identico slancio che è servito a migliorare i legami, da quando Yoon è diventato nel 2022.
Entrambe alleate degli USA
Entrambe le due nazioni sono alleate degli Stati Uniti e la cooperazione a tre ha assunto maggiore importanza di fronte a quello che viene percepito da Washington il temuto espansionismo della Cina nella regione dell'Asia Pacifico, oltre allo sviluppo nucleare e missilistico della Corea del Nord. A inizio settimana il ministro degli Esteri giapponese Takeshi Iwaya e il suo omologo sudcoreano, Cho Tae Yul, hanno sottolineato l'importanza dei legami bilaterali nonostante l'incertezza causata dall'impeachment di Yoon il mese scorso. Nel 2025 ricorre il 60esimo anniversario della normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Tokyo e Seul, a lungo irte di difficoltà a causa dell'interpretazione storica derivante dal dominio coloniale del Giappone sulla penisola coreana, tra il 1910 il 1945.