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Tre dipendenti dell'Aiuto Chiese evangeliche svizzere uccisi in Congo
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Keystone-ats
3 ore fa
Le vittime si trovavano nella regione, dove da giorni infuriano i combattimenti tra l'esercito congolese e i ribelli dell'M23 ("Movimento del 23 marzo"), sostenuti dal vicino Ruanda. L'organizzazione umanitaria ha istituito una Taskforce per rimpatriare le vittime e per sostenere i sopravvissuti. L'ACES ha dichiarato che le tre persone rimaste uccise appartenevano al personale locale.

Tre membri del personale dell'Aiuto delle Chiese evangeliche svizzere (ACES) sono rimasti uccisi durante un attacco avvenuto mercoledì nella Repubblica Democratica del Congo (RDC). Lo ha reso noto ieri la stessa organizzazione umanitaria. Le vittime si trovavano nella regione, dove da giorni infuriano i combattimenti tra l'esercito congolese e i ribelli dell'M23 ("Movimento del 23 marzo"), sostenuti dal vicino Ruanda. L'organizzazione umanitaria ha istituito una Taskforce per rimpatriare le vittime e per sostenere i sopravvissuti. L'ACES ha dichiarato che le tre persone rimaste uccise appartenevano al personale locale.

La missione nel Nord Kivu

La missione nel territorio interessato dall'attacco, attorno a Rutshuru, nella provincia del Nord Kivu, è stata temporaneamente sospesa, ha precisato l'ONG, la quale ha condannato l'incidente definendolo "una grave violazione del diritto umanitario internazionale". L'est della RDC è teatro di violenti combattimenti che imperversano da giorni. Dopo aver conquistato la città di Goma, la scorsa settimana, mercoledì l'M23 e le truppe ruandesi hanno lanciato una nuova offensiva nella vicina provincia del Sud Kivu. Secondo le Nazioni Unite, almeno 2'900 persone sono morte nei combattimenti.