Africa
Turista svizzera uccisa in Algeria, atto terroristico o isolato?
© Shutterstock
© Shutterstock
Redazione
7 ore fa
Una turista svizzera è stata accoltellata a morte a Djanet, in Algeria, da un uomo che avrebbe gridato "Allah Akbar". Le autorità algerine ipotizzano un atto isolato, mentre il consulente biennese Mohamed Hamdaoui dubita e sospetta un tentativo delle autorità di calmare gli animi.

Emergono nuovi dettagli sull'assassinio della turista svizzera avvenuto l'11 ottobre a Djanet, la principale città del Sahara algerino. Stando a quanto anticipato da Le Figaro, fonti locali dei media francesi hanno spiegato che la vittima era seduta sulla terrazza di un bar quando un uomo è apparso e le ha tagliato la gola con un'arma bianca gridando "Allah Akbar". Sempre secondo il quotidiano francese, l'uomo è stato poi raggiunto dai presenti che lo hanno poi circondato e gridato di ammanettarlo, come mostrano anche alcuni video circolati sui social.

Versioni differenti

Anche se non sono ancora noti i motivi del gesto, i media francesi ipotizzano la pista del terrorismo. Il socialista e consigliere comunale biennese - originario del Sahara - Mohamed Hamdaoui la pensa diversamente. Sulla sua pagina Facebook ha condiviso il suo dolore per questa situazione definita "un incubo assoluto". Ma secondo le sue fonti locali, le autorità parlano di un "atto isolato imputabile a uno squilibrato che voleva rubare il cellulare di un mio connazionale seduto sulla terrazza di un ristorante". Hamdaoui dubita tuttavia di questa pista e la ritiene una strategia delle autorità algerine per calmare gli animi. 

DFAE in contatto con autorità algerine

Da parte loro, le autorità algerine restano in silenzio. L'assassinio della turista svizzera è avvenuto in un momento in cui il Paese è intenzionato a rilanciare il turismo nella regione del Sahara. Djanet è infatti considerato uno dei gioielli turistici dell'Algeria. Tuttavia, sul suo sito web, il DFAE sconsiglia di recarsi in alcune regioni del Sahara algerino.  Il DFAE ha confermato a Le Figaro che l'ambasciata svizzera in Algeria è in contatto con le autorità competenti. Il ministero aggiunge che la vittima faceva parte di un “gruppo di cinque viaggiatori, tutti provenienti dalla Svizzera”. Il DFAE non commenterà ulteriormente "per motivi relativi alla protezione dei dati e delle persone".