Intorno alle 10.30 si sono mossi in corteo, partendo dalla piazza antistante la chiesa di Sant'Antonio, per percorrere i due chilometri scarsi che la separano dal cimitero di San Cassiano, dove si trova la cripta della famiglia Mussolini.
Ad accogliere i partecipanti davanti al camposanto - diversi con indosso felpe e magliette della X Mas e di Ultima Legione - le sorelle Orsola e Vittoria Mussolini, pronipoti di Vittorio Mussolini, primogenito del Duce. A loro, che hanno steso e sollevato un grande tricolore, Orsola si è rivolta dicendo, "siamo qui per commemorare i nostri morti che ci furono anche dopo che le armi avrebbero dovuto tacere".
Per la prima volta la manifestazione ha avuto una organizzazione al femminile visto che non è stata preparata come di consueto da Mirco Santarelli, ex responsabile degli Arditi d'Italia di Ravenna, ma da Angela Di Marcello. Prima della sfilata alla cripta da parte dei 'nostalgici' - atto conclusivo della manifestazione - è stato osservato un minuto di silenzio, sono state lette due orazioni - la 'Preghiera del Legionario' e la 'Preghiera dell'Ausiliaria' - ed è risuonato il 'Presente!'.
Per tre volte è stato invocato il nome di Mussolini con la folla a rispondere, appunto, "Presente!" innanzi ai labari degli Arditi d'Italia e dei Reduci della Repubblica Sociale Italiana. Non ci sono stati saluti romani: Orsola Mussolini - ascoltata dai manifestanti - aveva infatti chiesto di mettere una mano sul cuore mantenendo una certa sobrietà. Sobrietà mostrata durante tutto il corteo, silenzioso e senza sfoggio di capi simbolici del Ventennio come i Fez, numerosi invece - così come i saluti romani - nell'adunata dello scorso 30 ottobre in cui erano salite a Predappio circa un migliaio di persone per ricordare i cent'anni dalla 'Marcia su Roma'.
Prima della commemorazione del 78/o anniversario della morte del capo del fascismo si è tenuta verso le 9 nella 'Casa dei Ricordi' nella frazione di Carpena - un tempo dimora della famiglia Mussolini dove visse 'Donna Rachele' - una messa officiata con rito Tridentino da padre Giulio Maria Tam, parroco già scomunicato, in passato, dal Vaticano e vicino al mondo della Destra. E sulla celebrazione andata in scena nella cittadina forlivese si è alzato il commento del deputato del Pd, Andrea De Maria che ha invitato le forze politiche di ogni colore a schierarsi contro il fascismo.
"Ancora una volta una manifestazione a Predappio, caratterizzata dalla nostalgia per la dittatura fascista - scrive in una nota -. Tutte le forze politiche, anche quelle della attuale maggioranza di Governo, dicano parole chiare: in una democrazia che si unisce intorno ai valori costituzionali non c' è spazio per il fascismo. In Parlamento - osserva - abbiamo presentato una proposta di legge per contrastare con più efficacia i fenomeni neofascisti. Diventi l' occasione anche per una chiara presa di posizione di tutti i gruppi parlamentari".