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I funerali del Papa si terranno sabato 26 aprile, attese oltre 200'000 persone
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Tutti gli aggiornamenti sul decesso di Papa Francesco in diretta.
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Oltre duecentomila persone attese per le esequie del papa
Si prevede inoltre l'arrivo di almeno cento delegazioni straniere. La gran parte delle autorità dovrebbe raggiungere Roma sabato e ripartire in giornata.

Sono oltre duecentomila le persone attese a San Pietro sabato mattina per i funerali di papa Francesco. È la stima emersa nel corso del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi che si è tenuto in prefettura a Roma.

Diverse delegazioni presenti

Si prevede, inoltre, l'arrivo di almeno cento delegazioni straniere. La gran parte delle autorità dovrebbe raggiungere la capitale italiana sabato e ripartire in giornata, mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dovrebbe giungere in città venerdì.

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Silini: “Papa Francesco ha lasciato un’eredità enorme al mondo laico"
Il caporedattore del settimanale Azione ritiene che a portare avanti il messaggio di Bergoglio potrebbero essere dei movimenti. "Penso a delle reazioni collettive a una situazione che sta mettendo in difficoltà il mondo”.

“Papa Francesco ha lasciato un’eredità enorme al mondo laico. Siamo un po’ tutti orfani di questa figura, che è stata fondamentale nella promozione di temi quali la pace, la difesa dell’ambiente e dei migranti”. Così si è espresso ai microfoni di Ticinonews Carlo Silini, caporedattore del settimanale Azione, nel commentare il lascito di Bergoglio, deceduto ieri all’età di 88 anni. “Siamo entrati in un’epoca di trionfo dei populismi ed è difficile immaginare in questo momento un profilo forte come quello di papa Francesco". Gli eventuali eredi in tal senso "potrebbero essere dei movimenti, ovvero delle reazioni collettive a una situazione che sta mettendo in difficoltà il mondo”. Pensando ad esempio a un contraccolpo all'effetto Trump "chi raccoglierà la sfida di rispondere ai cosiddetti 'valori trumpiani', dovrà giocoforza sfruttare il solco creato da Bergoglio nella difesa di tutta una serie di valori che oggi sono abbastanza negletti”.

"Impossibile rompere con questa eredità"

Passando invece al capitolo successione, la domanda che in molti si pongono è se la Chiesa continuerà nel solco riformista lasciato da papa Francesco o se tornerà alla tradizione. “Al conclave i giochi sono sempre aperti e sorprendenti", prosegue Silini. "Gran parte dei cardinali elettori sono stati scelti proprio da Francesco e questo deporrebbe a favore dell’ipotesi che il suo successore venga individuato tra loro". Tuttavia "mi aspetto anche un contrattacco da parte dei circoli reazionari, i quali cercavano di presentare Bergoglio come una sorta di eretico ed erano infastiditi, a mio parere, più dal suo stile antigerarchico che dalla sua dottrina". In ogni caso "chiunque vincerà, dovrà tenere conto della grande eredità morale del papa sulla gente e cercare di portare un approccio di vicinanza alle persone comuni, soprattutto a quelle maggiormente dimenticate. Non sarà una scelta facile, ma ritengo comunque impossibile rompere con l’eredità di papa Francesco”, termina Silini.

De Raemy: "Il conclave? Un'esperienza di profonda comunione"

Tra gli elettori del conclave figurano anche due cardinali svizzeri, il basilese Kurt Koch e il vallesano Emil Paul Tscherrig. Ma a quale delle due linee "politiche" appartengono? L’amministratore apostolico della Diocesi di Lugano, Alain De Raemy, ritiene che non vi sia un punto di vista politico, bensì "una differenza di mentalità e di opinione sulle scelte da fare o meno all'interno della Chiesa". Il vescovo emerito di Sion, che partecipò alla scelta di Benedetto XVI, "raccontava di non aver mai vissuto giorni di tale intensità nella preghiera. Per lui il conclave è stata quasi un’esperienza di ritiro spirituale". Un momento importante è quello della preparazione, "quando i cardinali fanno conoscenza gli uni con gli altri e valutano chi possiede la personalità di cui la Chiesa ha più bisogno in quel momento". Ovviamente vi sono opinioni divergenti "ma da quanto ho sentito, la modalità non è quella di un litigio per portare avanti il proprio candidato, bensì di un’esperienza di profonda comunione, di umiltà per il servizio che devono rendere a tutta la Chiesa”, conclude Monsignor De Raemy.

2 giorni fa
Papa, da domani a venerdì si può visitare la salma
Lo comunica la Sala stampa della Santa Sede.

Al termine del rito della Traslazione della bara del Pontefice defunto nella Basilica Vaticana, che si svolgerà alle 9.00 di domattina, la Basilica resterà aperta ai fedeli che volessero visitare la salma del Papa nei seguenti orari: Mercoledì 23 aprile, ore 11.00-24.00; Giovedì 24 aprile, ore 7.00-24.00; Venerdì 25 aprile, ore 7.00-19.00. Lo comunica la Sala stampa della Santa Sede.

2 giorni fa
Karin Keller-Sutter parteciperà ai funerali di Papa Francesco
Lo ha annunciato la stessa consigliera federale su X.

La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter parteciperà alle esequie di papa Francesco, in programma per sabato mattina. Lo ha annunciato la stessa consigliera federale su X. "Ho previsto di recarmi a Roma per rappresentare la Svizzera ai funerali di papa Francesco", si legge nel telegrafico post pubblicato sull'account della sangallese. La funzione, ha fatto sapere oggi il Vaticano, si svolgerà a partire dalle 10.00 sul sagrato della basilica di San Pietro.

Il pontefice, deceduto ieri mattina poco dopo le 07.30 all'età di 88 anni, sarà poi sepolto nella basilica di Santa Maria Maggiore, uno dei suoi luoghi preferiti della capitale italiana. Keller-Sutter aveva già omaggiato ieri Jorge Mario Bergoglio, affidandosi sempre a X, pochi minuti dopo la notizia della sua morte. "È stato un grande leader spirituale, un instancabile promotore della pace e il suo grande senso di umanità ha toccato non solo i cattolici", ha scritto la presidente della Confederazione, aggiungendo che "la sua eredità rimarrà". Il messaggio era corredato da una foto ritraente il papa argentino sorridente.

2 giorni fa
Starmer parteciperà al funerale del Papa
Lo ha confermato il portavoce del premier britannico.

Il premier britannico Keir Starmer parteciperà al funerale di Papa Francesco in programma sabato a Roma. Lo ha annunciato il suo portavoce.

2 giorni fa
Le ultime parole del Papa: "Grazie per avermi portato in piazza"
Lo riferiscono i media vaticani.

"Grazie per avermi riportato in Piazza": sono tra le ultime parole di Papa Francesco rivolte all'infermiere Massimiliano Strappetti che è stato con lui fino all'ultimo momento. Lo riferiscono i media vaticani. Il giorno prima, sabato, si erano recato nella Basilica di San Pietro per rivedere il percorso da fare il giorno dopo per affacciarsi dalla Loggia delle Benedizioni. Non senza qualche lieve iniziale timore: "Credi che possa farlo?", ha chiesto a Strappetti che lo ha rassicurato. Da lì l'abbraccio alla folla di domenica, l'ultimo congedo dalla gente.

2 giorni fa
Von der Leyen parteciperà ai funerali di Papa Francesco
Le esequie si terranno sabato mattina.

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, a quanto si apprende da fonti dell'esecutivo europeo, parteciperà ai funerali di Papa Francesco previsti sabato mattina.

2 giorni fa
"Putin non sarà ai funerali di Papa Francesco"
Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov.

Il presidente russo Vladimir Putin non ha intenzione di partecipare ai funerali di Papa Francesco. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov citato dalla Tass.

2 giorni fa
Funerali sabato alle 10
Lo riferisce la Santa Sede.

I funerali di Papa Francesco si terranno sabato 26 aprile, alle 10, sul sagrato della basilica di San Pietro. La liturgia sarà presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re. Lo comunica l'Ufficio delle celebrazioni liturgiche. Dopo i funerali, il feretro di Papa Francesco sarà portato nella Basilica di San Pietro e da lì nella Basilica di Santa Maria Maggiore per la tumulazione. Lo rende noto l'Ufficio delle celebrazioni liturgiche.

2 giorni fa
La salma del Papa domani sarà esposta in Basilica San Pietro
Lo comunica l'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche.

"Mercoledì 23 aprile 2025 alle ore 9.00, la bara con il defunto Romano Pontefice Francesco sarà portata dalla Cappella della Domus Sanctæ Marthæ alla Basilica Papale di San Pietro, secondo quanto previsto nell'Ordo Exsequiarum Romani Pontificis (nn. 41-65)". Lo comunica l'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche. "Dopo il momento di preghiera, presieduto da Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, ha inizio la traslazione. La processione percorrerà la Piazza Santa Marta e la Piazza dei Protomartiri Romani; dall'Arco delle Campane uscirà in Piazza San Pietro ed entrerà nella Basilica Vaticana attraverso la porta centrale. Presso l'altare della Confessione il Cardinale Camerlengo presiederà la Liturgia della Parola, al termine della quale avranno inizio le visite alla salma del Romano Pontefice".

2 giorni fa
La Cina esprime cordoglio per la morte del Papa
Lo riferisce il ministero degli Esteri.

La Cina esprime "il suo cordoglio" per la morte di Papa Francesco. Lo riferisce il ministero degli Esteri. "Negli ultimi anni, la Cina e il Vaticano hanno mantenuto contatti costruttivi e hanno condotto scambi amichevoli", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, in quello che è il primo commento ufficiale di Pechino sulla scomparsa di Papa Bergoglio. La Cina "è disposta a compiere sforzi congiunti con il Vaticano per promuovere il continuo miglioramento delle relazioni" bilaterali, ha aggiunto Guo nel briefing quotidiano. Repubblica popolare e Santa Sede non hanno rapporti diplomatici ufficiali, visto che il Vaticano è l'ultimo Stato europeo che riconosce ancora Taiwan, considerata però da Pechino parte "sacra" e "inalienabile" del suo territorio e da riunificare anche con la forza, se necessario.

2 giorni fa
La salma di papa Francesco nella Cappella di Santa Marta
Il Pontefice ha un rosario tra le mani.

Papa Francesco, deposto nella bara nella Cappella di Santa Marta, ha un rosario tra le mani. Come atteso, è vestito con la casula rossa, il pallio e in testa la mitra bianca.

2 giorni fa
Zelensky parteciperà ai funerali di Papa Francesco
Lo ha detto una fonte della presidenza di Kiev.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parteciperà ai funerali di Papa Francesco: lo ha detto una fonte della presidenza di Kiev all'agenzia di stampa Afp.

2 giorni fa
Anche Macron e Lula ai funerali di Papa Francesco
Entrambi hanno confermato la loro presenza.

Ci saranno anche il presidente francese Emmanuel Macron e quello brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ai funerali di Papa Francesco. "Saremo presenti ai funerali del Papa, come è giusto che sia", ha dichiarato Macron durante una conferenza stampa tenutasi sull'isola della Réunion, dove si trova in viaggio. La presenza di Lula è stata confermata dal Palacio do Planalto, sede del Presidenza della Repubblica.

2 giorni fa
Il Papa: "La morte non è la fine di tutto, ma un nuovo inizio"
È quanto scrive il Pontefice nella prefazione di un libro che esce proprio oggi.

"La morte non è la fine di tutto, ma l'inizio di qualcosa. È un nuovo inizio, come evidenzia saggiamente il titolo, perché la vita eterna, che chi ama già sperimenta sulla terra dentro le occupazioni di ogni giorno, è iniziare qualcosa che non finirà. Ed è proprio per questo motivo che è un inizio 'nuovo', perché vivremo qualcosa che mai abbiamo vissuto pienamente: l'eternità". È la "consolante certezza" espressa da papa Francesco in un testo inedito che esce all'indomani della sua morte, la prefazione al libro del cardinale Angelo Scola "Nell'attesa di un nuovo inizio. Riflessioni sulla vecchiaia", pubblicato dalla Lev (Libreria Editrice Vaticana). Il testo è datato "Città del Vaticano, 7 febbraio 2025", cioè una settimana prima del ricovero del Papa al Policlinico Gemelli.

Francesco dice di aver "letto con emozione queste pagine uscite dal pensiero e dall'affetto di Angelo Scola, caro fratello nell'episcopato e persona che ha rivestito servizi delicati nella Chiesa, ad esempio nell'essere stato rettore della Pontificia Università Lateranense, in seguito patriarca di Venezia e arcivescovo di Milano". "Già nella scelta della parola con cui si auto-definisce, 'vecchio', trovo una consonanza con l'autore", scrive ancora del card. Scola, che tra l'altro fu il suo 'rivale' nel Conclave del 2013, quello della propria elezione a Papa.

"Sì, non dobbiamo aver paura della vecchiaia - prosegue nella prefazione al volume (70 pagine) in libreria da giovedì -, non dobbiamo temere di abbracciare il diventare vecchi, perché la vita è la vita ed edulcorare la realtà significa tradire la verità delle cose". Secondo il Pontefice scomparso, "restituire fierezza a un termine troppo spesso considerato malsano è un gesto di cui esser grati al cardinale Scola". "Perché dire 'vecchio' non vuol dire 'da buttare', come talvolta una degradata cultura dello scarto porta a pensare. Dire vecchio, invece, significa dire esperienza, saggezza, sapienza, discernimento, ponderatezza, ascolto, lentezza... Valori di cui abbiamo estremamente bisogno!", aggiunge.

"È vero, si diventa vecchi, ma non è questo il problema - osserva Bergoglio -: il problema è come si diventa vecchi. Se si vive questo tempo della vita come una grazia, e non con risentimento; se si accoglie il tempo (anche lungo) in cui sperimentiamo forze ridotte, la fatica del corpo che aumenta, i riflessi non più uguali a quelli della nostra giovinezza, con un senso di gratitudine e di riconoscenza, ebbene, anche la vecchiaia diventa un'età della vita, come ci ha insegnato Romano Guardini, davvero feconda e che può irradiare del bene".


2 giorni fa
Oggi la prima congregazione dei cardinali
La congregazione potrebbe stabilire la data dei funerali del Pontefice.

È prevista questa mattina alle 9 nell'Aula del Sinodo, adiacente alla Paolo VI, nella Città del Vaticano, la prima congregazione generale dei cardinali dopo la morte di papa Francesco. A convocare la riunione il decano del collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re. La congregazione potrebbe stabilire la data dei funerali di Francesco: si prevede che le esequie si tengano tra venerdì e domenica.

2 giorni fa
La morte del Papa balza sui social cinesi
La notizia della morte del Pontefice è stata la più ricercata per oltre 17 ore.

La morte di Papa Francesco è diventata subito una notizia virale sui social cinesi, la più ricercata in assoluto per oltre 17 ore. Su Weibo, l'X mandarino, l'annuncio del decesso da parte della Santa Sede, in base all'esame dei grafici, ha causato un'impennata delle ricerche, stabilizzatesi in un trend topic da oltre 160 milioni di visualizzazioni. Numerosi i post su Jiao Huang ('l'Imperatore della Chiesa'), così è chiamato il Papa in cinese: tra gli sforzi e l'apertura verso i più deboli e i numerosi incontri con i potenti della Terra, ci sono post che recuperano Nostradamus e le sue profezie per citare l'arrivo immimente di sciagure.

La figura di Papa Francesco in Cina

La figura di Papa Francesco è trattata in generale più come quella di persona conosciuta che come capo della Chiesa di Roma. In Cina, infatti, vivono circa 10,5 milioni di cattolici, e si stima che circa 6 milioni siano membri dell'Associazione patriottica cattolica cinese (Apcc), fedele al Partito comunista. Prima dell'accordo provvisorio Santa Sede-Cina del 2018 sulla nomina congiunta, l'Apcc ordinava i vescovi su indicazione del Pcc nell'ambito dello schema della coesistenza "rispettosa" tra regione rispettosa e partito.

I rapporti tra Vaticano e Cina

Il Global Times, il tabloid nazionalista del Quotidiano del Popolo, ha dedicato un ampio articolo in seconda pagina nella sua versione in mandarino, riconoscendo che con "il mandato di Francesco, i rapporti tra Vaticano e Cina sono migliorati parzialmente". Nel settembre del 2018, le parti firmarono l'accordo provvisorio sulla nomina dei vescovi a Pechino, prorogato per due anni rispettivamente nel 2020 e nel 2022. Nell'ottobre del 2024, il ministero degli Esteri cinese annunciò un'ulteriore estensione "per altri quattro anni". Sul sito sempre del Global Times, invece, la morte di Papa Bergoglio è la terza notizia più letta.

2 giorni fa
Il ricordo dei quotidiani ticinesi di Papa Francesco
La morte di Papa Francesco al centro delle prime pagine dei giornali. Ecco come viene ricordato.

Un Pontefice "più unico che raro", "un vero capo spirituale", un "instancabile difensore degli ultimi". Così Paride Pelli, direttore del Corriere del Ticino, descrive Papa Francesco nel suo editoriale pubblicato questa mattina, nel quale ripercorre i principali risultati del suo Pontificato. "Missione e integrazione: sono queste le due colonne portanti che riassumono il suo pontificato. Perché è indubbio che Francesco è stato un Papa profondamente missionario, con poche tracce di proselitismo", sottolinea Pelli. Ricordando la sua lotta agli abusi sessuali nella Chiesa e le discussioni interne riguardo alle sue riforme, Pelli sottolinea che l'eredità di Francesco è impegnativa: "continuare a fare missione in un mondo che sembra sempre più in preda all’anarchia. Ma soprattutto, Bergoglio lascia un grande vuoto: ancor più in questo periodo storico, dove la sua presenza e la sua voce rassicuravano e avevano il potere di infondere speranza a tutti. Anche ai non credenti".

Partendo dalla scelta del suo nome, il giornalista Roberto Antonini, dalle pagine de La Regione, lo descrive come un Pontefice che riscopre il valore dell'umiltà, del rispetto, della semplicità e della pace. Ma è anche uno sconfitto poiché "lascia un mondo dove regnano nazionalismi, culto del denaro, guerre, disuguaglianze, satrapi e oligarchi". Rimangono inoltre in sospeso alcuni lavori portati avanti da Papa Francesco. "Incompiuta è certamente la sua opera di pulizia all’interno delle mura vaticane, in particolare nella battaglia contro la piaga della pedofilia. Centralizzatore, ma è nella natura stessa del potere in Vaticano, non ha saputo né voluto far progredire la questione dell’anacronistico celibato dei preti e quella che appare come la più tenace delle ingiustizie, l’emarginazione delle donne a cui dopo 2000 anni di storia rimangono sbarrate le porte del sacerdozio".

2 giorni fa
Trump sarà presente al funerale del Papa
Lo annunciato il presidente, che si recherà a Roma con la moglie.

"Io e Melania andremo al funerale di papa Francesco a Roma". Lo ha annunciato il presidente statunitense Donald Trump sul suo social Truth. Le esequie dovrebbero tenersi entro questa settimana. Decine di capi di Stato e di governo si recheranno in Vaticano. La presenza di Trump avrà inevitabilmente contorni che vanno ben oltre la religione.

2 giorni fa
Il nodo della convalescenza senza riposo del Papa
Il ricovero del Papa per una polmonite, durato 38 giorni, avrebbe richiesto tranquillità e riposo.

Un ictus cerebrale ha causato il coma e quindi ha compromesso più organi compreso il cuore, portando al collasso cardiocircolatorio irreversibile: è la sequenza di eventi che ha causato la morte di Papa Bergoglio, a circa due mesi dalla polmonite bilaterale che aveva imposto un ricovero di 38 giorni al Policlinico Gemelli di Roma e che avrebbe richiesto un periodo di tranquillità e riposo. Nel certificato medico si parla genericamente di ictus cerebrale perchè senza una Tac è impossibile stabilire se sia stato un ictus di tipo ischemico, dovuto cioè all'occlusione dei vasi sanguigni, o di tipo emorragico, dovuto alla rottura di un vaso sanguigno con la perdita di sangue nel cervello.
Secondo il presidente della Società italiana di cardiologia Pasquale Perrone Filardi "l'ipotesi più probabile è che sia stato un ictus cerebrale emorragico, dall'esordio più complesso e tale da portare al coma, causando una cascata di eventi su altri organi incluso il cuore e il sistema cardiovascolare, fino a provocare il collasso e a determinare la morte". Ipotesi condivisa dal vicepresidente della Società italiana di medicina interna Roberto Tarquini, primario di Medicina interna all'ospedale di Empoli: "difficilmente - osserva - l'ischemia può portare alla morte".

Mortalità alta durante i due mesi successivi ad una polmonite

È difficile stabilire chiaramente se ci sia un nesso fra i tanti impegni pubblici presi dal Papa durante la convalescenza in quanto, in seguito a una polmonite grave, eventi fatali come infarti e ictus sono purtroppo frequenti, in qualsiasi condizione. "La mortalità è altissima nei due mesi successivi a una polmonite grave", osserva Francesco Blasi, direttore del dipartimento di Medicina interna e della Pneumologia del Policlinico di Milano. "È una mortalità dovuta a eventi cardiovascolari o cerebrovascolari, come infarti e ictus" e questi ultimi - aggiunge - sono legati a strascichi dell'infiammazione". Durante la polmonite, infatti, l'infiammazione può diffondersi nell'organismo, "con danni anche a carico di arterie e arteriole: questa situazione può predisporre il sistema a un evento cardiovascolare acuto". È comunque vero che lo stress eccessivo dell'ultimo mese potrebbe avere avuto un ruolo in una condizione fragile come quella di Papa Francesco, osserva Tarquini. Precisando che l'ischemia avrebbe potuto verificarsi anche in modo indipendente dallo stress, osserva che generalmente, insieme all'età avanzata, lo stress potrebbe mettere alla prova sia l'apparato cardiocircolatorio sia quello respiratorio. "Era noto - aggiunge - che dopo il momento difficile della malattia, per il Papa sarebbe stato necessario un periodo di riposo, ma gli impegni che ha affrontato per la Pasqua potrebbero avere comportato un affaticamento".

"Aveva sicuramente una fragilità dei polmoni"

Per Stefano Nardini, ex direttore della Pneumologia dell'ospedale di Vittorio Veneto (Treviso), "è possibile che il Papa facesse una terapia antiaggregante, che possa avere facilitato un evento emorragico". E' stato l'epilogo della lunga storia della salute del Papa, nella quale per oltre 60 anni i problemi ai polmoni sono stati un'insidia ricorrente. "Aveva sicuramente una fragilità dei polmoni", prosegue lo pneumologo ricordando l'asportazione del lobo superiore del polmone destro a causa di una grave infezione respiratoria. Era il 1957 e allora Bergoglio aveva 21 anni. "Quell'intervento rese i polmoni fragili - prosegue Nardini - e da allora si sono verificati più casi di riacutizzazione di bronchiti croniche ostruttive". E' accaduto nel marzo 2023 quando non riuscì a partecipare alla Via Crucis, nel dicembre 2024 quando dovette annullare il suo intervento alla Cop28. Erano crisi dalla duplice causa, determinate sia dalla bronchite sia dal fatto che la mancanza di una porzione del tessuto polmonare riduceva la superficie di scambio fra il tessuto dei polmoni e l'aria. "Nell'ultima crisi - rileva - ha giocato il suo ruolo anche l'età avanzata". Durante il suo pontificato, inoltre, il Papa ha affrontato un intervento di cataratta nel 2019 e un intervento al colon nel 2021, dovuto a un'infiammazione dei diverticoli. Ultimamente aveva serie difficoltà a camminare ed era costretto a spostarsi in carrozzella a causa di un dolore persistente alla gamba.

2 giorni fa
Guardie Svizzere, rinviata cerimonia giuramento del 6 maggio
Il giuramento non avverrà, come ogni anno, il 6 maggio, ma nell'autunno prossimo.

La cerimonia di giuramento della Guardia Svizzera Pontificia, che si svolge di consueto il 6 maggio di ogni anno, è stata rinviata a data da destinarsi nell'autunno prossimo. La nuova data sarà comunicata in seguito. "In questi giorni di dolore e raccoglimento, a seguito della scomparsa del nostro amato Santo Padre, Papa Francesco, la Guardia Svizzera Pontificia è pienamente concentrata sulla propria missione e si unisce in preghiera per il suo eterno riposo", si legge in una nota: "Ringraziamo tutte le persone coinvolte per la comprensione e il rispetto in questo momento solenne".

Il giuramento nell'anniversario del sacco di Roma

Ogni anno - alla presenza di una delegazione elvetica - le nuove guardie prestano giuramento in occasione dell'anniversario del sacco di Roma, 6 maggio 1527, quando 189 Guardie svizzere, di cui 147 restarono uccise, difesero papa Clemente VII contro i lanzichenecchi arruolati nell'esercito di Carlo V. Le guardie giurano così di proteggere e difendere il Papa in carica e tutti i suoi legittimi successori come fatto in passato.

2 giorni fa
Como, la Diocesi terrà una veglia per il Papa nella Cattedrale
Il messaggio del vescovo di Como Cantoni: "un pontefice che si è distinto per la sua grande umanità".

La Diocesi di Como terrà una Veglia di preghiera in Cattedrale in suffragio di Papa Francesco, alle 20:45. La Diocesi informa inoltre che la preghiera verrà trasmessa via streaming sul canale YouTube del Settimanale della diocesi di Como. 

Il messaggio del vescovo della Diocesi di Como

Al comunicato relativo alla Veglia la diocesi allega un video-messaggio del vescovo, Cardinale Oscar Cantoni. Per il vescovo Francesco "è un pontefice che si è distinto per la sua grande umanità, mediante la quale ha saputo farsi vicino a tutti, credenti e non, soprattutto i poveri, testimoniando la misericordia di Dio". La "grande lezione" che il pontefice lascia è quella "di una Chiesa vicina, povera e mite, che vuole essere tuttavia un umile ma reale segno della tenerezza di Dio che si china su tutti e per ciascuno ha parole di vita". 

2 giorni fa
Il decesso del Papa è dovuto ad un ictus, comunica il Vaticano
Lo si evince dal comunicato diffuso dal Vaticano.

Il Papa è morto di ictus cerebri, coma e collasso cardiocircolatorio irreversibile. Lo si legge nel certificato medico diffuso in serata dal Vaticano. Questa la denuncia di morte di Papa Francesco stilata dal professor Andrea Arcangeli, direttore della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano. Il documento è stato diramato dalla Sala Stampa del Vaticano.

La condizione medica

"Certifico che Sua Santità Francesco (Jorge Mario Bergoglio) nato a Buenos Aires (Argentina) il 17 dicembre 1936, Residente nella Città del Vaticano, Cittadino Vaticano, è deceduto alle ore 7:35 del giorno 21 aprile 2025 nel suo appartamento presso la Domus Santa Marta (Città del Vaticano) per: ictus cerebri, coma, collasso cardiocircolatorio irreversibile". Il Pontefice era "affetto da: pregresso episodio di insufficienza respiratoria acuta in polmonite bilaterale multimicrobica, bronchiectasie multiple, Ipertensione arteriosa, diabete tipo II". L'accertamento della morte è stato effettuato attraverso registrazione elettrocardiotanatografica.

2 giorni fa
Funerali del Papa secondo norme tra venerdì e domenica
La stima si basa sulle norme vaticane. La decisione viene presa nella prima Congregazione dei cardinali.

I funerali del Papa, secondo le norme dell'Universi Dominici Gregis, si dovrebbero tenere tra il quarto e il sesto giorno dalla morte, quindi tra venerdì 25 aprile e domenica 27 aprile, considerato che il rito della constatazione della morte ci sarà solo stasera alle 20:00.

La data probabile: sabato 26

La decisione sulla data dovrebbe essere presa nella prima Congregazione dei cardinali. È probabile dunque che le esequie si terranno sabato 26 aprile.

3 giorni fa
L'addio di Messi, "un Papa diverso, vicino, argentino"
È il ricordo del campione per il Papa, suo connazionale.

"Un Papa diverso, vicino, argentino. Grazie per aver fatto del mondo un posto migliore. Ci mancherai. QEPD (abbreviazione in spagnolo per "riposa in pace" ndr) Papa Francesco". Così, con una storia su Instagram, Lionel Messi ricorda il Pontefice. La Pulce posta anche una foto di quando andò in Vaticano e donò un alberello di ulivo al Papa.

3 giorni fa
Alain Berset, "vita e eredità di Papa Francesco siano ispirazione"
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L'ex-consigliere Federale ha affidato ad X un messaggio per la morte del Pontefice.

Il Segretario generale del Consiglio d'Europa Alain Berset ha espresso le sue condoglianze per la morte del Pontefice. "Che la vita e l'eredità di Papa Francesco continuino a ispirarci, ad aiutarci e a sostenerci a vicenda", scrive l'ex consigliere federale su X. "Ho avuto l'opportunità di incontrare il Santo Padre diverse volte, dove abbiamo parlato degli sforzi di pace e umanità, dall'Ucraina, alla Colombia, alla Repubblica Democratica del Congo o al Bangladesh", aggiunge Berset, citato nel suo messaggio di cordoglio pubblicato sulla pagina web del Consiglio d'Europa e postato su X.

"Incrollabile chiarezza morale"

"Abbiamo anche affrontato il tema del cambiamento climatico, che il Pontefice vedeva non solo come un'emergenza ecologica ma anche come un imperativo morale, così come la guerra in Ucraina - una tragedia umana che, ai suoi occhi, era anche una prova dei nostri valori condivisi", sottolinea l'ex consigliere federale. "Ciò che mi ha colpito di più è stata la sua incrollabile chiarezza morale - nel promuovere la giustizia e la riconciliazione, nel difendere il multilateralismo e nel sostenere il diritto umanitario".

3 giorni fa
Condoglianze dal patriarca russo Kirill per morte del Papa
La Chiesa ortodossa russa ha ricordato le dichiarazioni del Papa a difesa della libertà religiosa.

Il patriarca russo Kirill ha espresso le sue condoglianze per la morte di Papa Francesco. Lo riporta l'agenzia russa Tass, La chiesa ortodossa russa ha ricordato con gratitudine le dichiarazioni del Papa a difesa della libertà religiosa.

"Una tappa importante nei rapporti tra Chiesa ortodossa russa e cattolica romana"

Kirill ha affermato che "il suo nome è legato a una tappa importante nei rapporti tra la Chiesa ortodossa russa e quella cattolica romana", scrive la Tass citando il messaggio di condoglianze del patriarca.

3 giorni fa
USA: Trump ordina bandiera a mezz'asta per la morte del Papa
La misura si applica fino al tramonto del giorno della sepoltura.

Donald Trump ha ordinato bandiere a mezz'asta in "segno di rispetto per la memoria" di Papa Francesco. Lo riferisce la Cnn, precisando che la decisione si applica a "tutti gli edifici e i terreni pubblici, a tutte le postazioni militari e le stazioni navali, e a tutte le navi militari del governo federale nel Distretto di Columbia e in tutti gli Stati Uniti e nei suoi territori e possedimenti fino al tramonto del giorno della sepoltura". Inclusi anche "ambasciate, legazioni, uffici consolari e altre strutture all'estero degli Stati Uniti, comprese tutte le strutture militari, le navi e le stazioni militari".

3 giorni fa
Un pontificato dalla grande "voglia di verità, di pulizia nella Chiesa"
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Ferruccio Pinotti, caposervizio interni del Corriere della Sera, ripercorre il papato di Francesco tra riforme, continuità e rotture in vista.

"Questo suo ultimo saluto, proprio in corrispondenza della Pasqua, ha avuto un valore simbolico, un'ultima offerta della sua presenza ai fedeli": è un pensiero commosso quello rivolto da Ferruccio Pinotti, caposervizio interni del Corriere della Sera, alla figura di Papa Francesco. Pinotti è intervenuto ai microfoni di Radio3iii per ripercorrere la parabola del pontefice scomparso questa mattina. 

Le reazioni a caldo

Non solo Pinotti, ma tutta la redazione del Corriere della Sera "è toccata, turbata". Prosegue lo stesso Pinotti: "abbiamo seguito con grande attenzione il pontificato di Francesco, fatto di grandi riforme, di grande sensibilità su temi forti come le donne, i diritti umani, i migranti, la guerra e la pace". Un aspetto messo in avanti dal giornalista è "la volontà di verità, di riforma, di pulizia interna alla Chiesa". Pinotti cita per esempio la riapertura del caso di Emanuela Orlando, come dello scandalo che ha coinvolto il cardinale Beccio, condannato in primo grado a 5 anni e mezzo - un record storico per il Vaticano. 

Le riforme di Francesco: finanza, derive integraliste

L'accento, secondo Pinotti, va messo sugli sforzi di riforma della finanza vaticana condotti da Francesco, "attraverso un organismo interno che vuole lottare contro i fenomeni di corruzione all'interno della Chiesa". Non solo, il giornalista ricorda come Francesco abbia tentato di "opporsi alle derive integraliste", per "evitare derive integraliste se non eretiche o scismatiche". Ciò, senza tralasciare "encicliche importanti, come in materia ambientale, sul tema dell'accoglienza e della gestione dei flussi", come anche "le prime nomine di donne ai vertici della Chiesa". Il bilancio di Pinotti mette in luce "una sensibilità assolutamente inedita su questi temi. Ci troviamo di fronte ad un Papa dal grande spirito riformatore, comunque la si voglia pensare". 

I prossimi scenari: il conclave già al lavoro, di fatto

Gli scenari che si aprono sono "molto complessi. Da un lato ci si può aspettare l'emergere di una figura di continuità, come il grande diplomatico Pierulin, prelato di grandissimo livello". D'altra parte, non vanno sottovalutate le "spinte di conservatori che vorrebbero tornare alla situazione del papato di Benedetto XVI, o addirittura quello di Giovanni II, dei papati molto conservatori, poco impegnati per esempio sul tema della pedofilia ecclesiastica". In ogni caso, la "macchina" del conclave è già in moto: "oggi dovrebbe esserci già l'inizio dell'esposizione del corpo del Papa. Il conclave poi dovrebbe partire subito, la macchina è già in moto. Francesco non stava bene, sicuramente delle consultazioni interne erano già partite". Se ufficialmente il conclave verrà quindi avviato tra 2-3 giorni, di fatto il procedimento è già in corso, e ci sono già dei nomi che sono emersi. Ciò, a maggior ragione che "durante il giubileo, è pensabile che il Vaticano non voglia restare con un vuoto di potere troppo a lungo". 

3 giorni fa
Casa Bianca, un viaggio di Trump per funerali non è escluso
Lo afferma la portavoce della Casa Bianca. Anche George W. Bush partecipò ai funerali di Giovanni Paolo II.

La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato che "al momento" non è previsto alcun viaggio del presidente Donald Trump per partecipare ai funerali di Papa Francesco, ma non lo ha escluso.

"Preghiamo per i cristiani nel mondo"

"Ciò non significa quindi che il viaggio non si terrà" ha affermato. Il presidente George W. Bush partecipò ai funerali di Giovanni Paolo II. "Preghiamo per i milioni di cristiani in tutto il mondo che hanno amato e ammirato il Papa", ha detto Leavitt ai giornalisti alla Casa Bianca.

3 giorni fa
Il Papa e la sua passione per il cibo e la gastronomia
La passione per la cucina rivela uno dei lati più umani del pontefice scomparso quest'oggi.

Bergoglio è stato un Papa 'pop' anche nei gusti alimentari. Niente piatti troppo raffinati sulla tavola dell'argentino che ha fatto conoscere all'Italia il mate, una specie di tè, ma che poi si è innamorato della pizza.

Una passione per la cucina e per il cinema

Lui stesso raccontò quanto gli era piaciuto "Il pranzo di Babette", il film dove una donna mostra il suo amore per gli altri spendendo i suoi soldi in un pranzo da infinite portate. La tavola è stata una delle grandi passioni di Francesco (ma d'altronde ricordava in una udienza generale nel gennaio 2024 anche "il Messia lo vediamo spesso a tavola..."). Ma a più riprese in questi anni ha dovuto anche sopportare rigide diete, pesce bollito e riso, perché a Roma, con la cucina italiana e le mancate passeggiate per le vie di Buenos Aires, i chili in più sono comparsi presto e, come per tutti, non erano un buon segnale per la salute.

La pizza e il cioccolato

Francesco, come per tante altre cose, alla fine se ne infischiava. Appassionato di street food e cibo semplice e popolare, è stato il primo fan della pizza italiana. Quando confidava che cosa gli mancasse nella sua nuova vita di Papa, ha risposto: "Uscire per andare in pizzeria". E quando in uno degli ultimi viaggi apostolici, quello in Lussemburgo a settembre 2024, fece un blitz per andare a prendere un caffè espresso al bar, con i giornalisti commentò: "E' stata una ragazzata, la prossima volta sarà in pizzeria". E alcuni giornalisti ancora lo ricordano nell'atrio dell'Aula Paolo VI quando, per ringraziare i volontari che avevano organizzato la Giornata Mondiale dei Bambini, si sedette con loro a tavola a mangiare la pizza preparata per lui da un maestro chef napoletano. Dei dolci amava la cioccolata, per questo a Pasqua arrivavano per lui gigantesche uova da tutta Italia. La passione anche per le crostate, i maritozzi con la panna e i gelati. Si dice poi che in tasca avesse sempre delle caramelle, quelle stesse che abbiamo visto regalare ai bambini nel corso degli eventi e delle udienze.

L'affetto per la cucina di casa

Non mancavano i sapori della sua tavola argentina, a partire dalla bevanda nazionale, il mate, che gli veniva offerto in ogni incontro e lui dalla cannuccia lo beveva volentieri. E poi le empanadas, i piccoli calzoni pieni di carne e altri ingredienti. A prepararli per lui sono state anche le ragazze trans latinoamericane che ogni mercoledì mattina prendevano il bus da Torvaianica a Roma, accompagnate dal parroco don Andrea, per assistere all'udienza generale. Bergoglio le ha sempre accolte con dignità, le ha seguite con la sua 'carezza'. E il loro grazie era quel vassoio incartato alla meglio pieno di quei piccoli pasticci cucinati in forno che riportavano Francesco alla tavola della sua infanzia.

Foto Wikimedia Commons
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3 giorni fa
La salma del Papa sarà traslata in basilica il 23 aprile
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Lo riferisce il direttore della sala stampa vaticana.

La traslazione della salma del Papa nella Basilica Vaticana per l'omaggio di tutti i fedeli potrebbe avvenire mercoledì mattina, 23 aprile, secondo le modalità che verranno stabilite e comunicate domani, a seguito della prima Congregazione dei Cardinali. Lo riferisce il direttore della sala stampa Matteo Bruni.

3 giorni fa
Trump: "Papa riposi in pace, che Dio lo benedica"
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Il presidente Usa ha affidato un messaggio di cordoglio al suo social media Truth.

"Riposa in pace, Papa Francesco! Che Dio lo benedica e benedica tutti coloro che lo hanno amato!": così si è espresso Donald Trump su Truth in merito alla morte del Pontefice.

3 giorni fa
La geografia di chi sceglierà il prossimo Papa, ecco i favoriti
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Francesco lascia un gruppo abbastanza nutrito per poter eleggere un successore, con "candidati" provenienti da tutto il mondo.

Sono 135, al momento attuale, i cardinali con diritto di voto e che potranno entrare nel Conclave per scegliere il nuovo Papa: in bilico c'è solo la posizione del cardinale spagnolo Carlos Osoro Sierra, che compirà gli 80 anni il prossimo 16 maggio. Già da tempo circolano i nomi dei possibili 'papabili': dal segretario di Stato Pietro Parolin all'arcivescovo di Bologna Matteo M. Zuppi, dal patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa all'ungherese Peter Erdo, dal francese Jean-Marc Aveline all'olandese Willem J. Eijk, fino al filippino Luis Tagle per rappresentare la Chiesa asiatica o al congolese Fridolin Ambongo Besungu per impersonare l'eventualità africana, o ancora al brasiliano Leonardo Ulrich Steiner, arcivescovo di Manaus, per i latinoamericani.

Una "base" ampia ed eterogenea

Una quota, quella di 135 elettori, che supera ampiamente la soglia massima di 120 fissata dalla costituzione apostolica Romano Pontifici Eligendo di Paolo VI (1° ottobre 1975), e confermata dalla Universi Dominici Gregis di Giovanni Paolo II (22 febbraio 1996); tuttavia, sia lo stesso Wojtyla sia i suoi successori hanno spesso derogato alla norma. In particolare, con l'ultimo suo Concistoro del 7 dicembre scorso, il decimo del pontificato, in cui ha creato 20 nuovi 'elettori', è come se il già quasi 88/enne papa Francesco avesse voluto costituire una 'riserva' stabile, una sorta di soglia di tranquillità nel caso si presentasse appunto la necessità di eleggere un nuovo Pontefice. 
Non si può dire che si tratti di un gruppo omogeneo dal punto di vista della visione sulle questioni della Chiesa. Basti dire che tra chi ha ricevuto la porpora da Francesco c'è un suo fiero oppositore come il tedesco Gerhard Ludwig Mueller, prefetto della Dottrina della fede con papa Ratzinger (che però non lo fece mai cardinale), e che a Bergoglio non ha fatto mai mancare aspre critiche su vari temi. Lo stesso dicasi anche per diversi cardinali africani, che sui temi etici, o ad esempio sull'approccio verso l'omosessualità, non sono certo in linea con quanto si professa in Europa, e tanto meno con la benedizione delle coppie gay legittimata nel documento Fiducia supplicans.

Una Chiesa sempre meno eurocentrica

Quello che papa Francesco ha sicuramente realizzato con le sue nomine cardinalizie, comprese le ultime, sono una Chiesa e un Sacro Collegio sempre meno eurocentrici, sempre meno a trazione italiana e occidentale, con uno sguardo attento e puntiglioso alle periferie e alle Chiese 'di frontiera' in tutto il pianeta. 59 saranno i cardinali del Conclave provenienti dall'Europa (19 dall'Italia), 37 dalle Americhe (16 dall'America del Nord, quattro da quella centrale, 17 dall'America del Sud), 20 i cardinali dall'Asia, 16 dall'Africa, tre dall'Oceania. E sicuramente le istanze che saranno portate nel voto in Conclave sono rappresentative di una Chiesa meno arroccata sulla difesa di vecchi privilegi, più aperta alla cura delle ferite dell'umanità in tutti gli angoli del globo, alla difesa del creato, alle povertà e disuguaglianze in tutte le loro dimensioni, alle periferie, come le definiva Bergoglio, "sia fisiche che esistenziali". Un enorme punto interrogativo, non solo in rapporto ai conflitti armati che oggi insanguinano il pianeta, con la "terza guerra mondiale a pezzi" coniata anch'essa da papa Francesco, è il rapporto con la politica, in un mondo che da questo punto di vista conosce una fase di rapidi cambiamenti ed evoluzioni.

34 ordini religiosi rappresentati

Una curiosità? I rappresentanti degli ordini religiosi presenti in Conclave saranno in tutto 34: cinque Salesiani, 4 Gesuiti (l'ordine di Bergoglio), un Frate cappuccino, quattro Francescani, tre Francescani conventuali, due Domenicani, due Vincenziani, due Redentoristi, due Verbiti, e poi gli altri, fino al Missionario della Consolata Giorgio Marengo. Il più giovane del Conclave sarà l'ucraino Mykola Byčok, 45 anni compiuti il 13 febbraio. Il più anziano, appunto, lo spagnolo Carlos Osoro Sierra, seguito di solo un mese dal guineano Robert Sarah.

3 giorni fa
Si è spento Papa Francesco, possibile emorragia cerebrale
Il Pontefice si trovava a Roma, a Casa Santa Marta, dove era stato trasferito dopo il ricovero all'ospedale Gemelli di Roma. Aveva 88 anni ed era a capo della Chiesa cattolica dal 2013. Le esequie del Papa si terranno entro 9 giorni.

È morto Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio a Buenos Aires, in Argentina, il 17 dicembre 1936. Il Pontefice si trovava a Roma, a Casa Santa Marta, dove era stato trasferito dopo il ricovero all'ospedale Gemelli di Roma. Secondo quanto apprende l'Ansa da fonti informate il decesso potrebbe essere stato causato da un'emorragia cerebrale. Il capo di 1,4 miliardi di cattolici in tutto il mondo è deceduto stamattina all'età di 88 anni, ha annunciato il Vaticano. L'argentino era a capo della Chiesa cattolica dal 2013. Secondo fonti vaticane, le esequie del Papa si terranno entro 9 giorni: in un mese l'apertura del conclave per eleggere il successore, dopo le congregazioni generali.

"È tornato alla casa del Padre"

"Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre", ha affermato il cardinale Kevin Farrell. "La sua vita tutta intera - ha aggiunto l'alto prelato - è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino".

Un po' di storia

Francesco era stato eletto Papa il 13 marzo 2013, diventando il 266° pontefice della Chiesa cattolica. È stato il primo Papa proveniente dall'emisfero sud e il primo gesuita a ricoprire questo ruolo. La sua elezione ha segnato una nuova era nella Chiesa cattolica, con un forte impegno verso la semplicità, l'umiltà e il dialogo interreligioso. Nel corso del suo pontificato, Papa Francesco ha posto un accento particolare sulla misericordia, sul rafforzamento della solidarietà globale e sulla difesa dei più deboli. Ha promosso numerose iniziative per affrontare le sfide sociali e ambientali, lanciando messaggi forti contro la povertà, l'ingiustizia sociale e il cambiamento climatico. La sua enciclica Laudato sì, pubblicata nel 2015, ha fatto appello a tutti i popoli e le nazioni a prendersi cura del nostro "casa comune" attraverso la sostenibilità e la protezione dell'ambiente.

I tentativi di riforme e i suoi viaggi

Papa Francesco ha anche cercato di riformare la Curia romana, affrontando i temi di trasparenza e lotta alla corruzione all'interno della Chiesa. Ha aperto il dialogo con altre religioni, rafforzando i legami con l'Islam e l'ebraismo, e ha continuato a promuovere il concetto di una Chiesa "povera per i poveri". Durante il suo pontificato, ha viaggiato in tutto il mondo, visitando paesi segnati da conflitti e sofferenze, come il Medio Oriente, il Sud Sudan e la Repubblica Centrafricana, sempre portando un messaggio di pace e riconciliazione. La sua vicinanza ai bisognosi e il suo impegno per la giustizia sociale lo hanno reso una figura rispettata a livello mondiale. Papa Francesco ha sempre mostrato una particolare attenzione ai temi dell'immigrazione, della famiglia e della pace, ed è stato un sostenitore di un approccio pastorale che cercava di rispondere alle sfide moderne, pur mantenendo le tradizioni della Chiesa.

Visibilità mediatica e controversie

Il suo pontificato ha visto momenti di grande visibilità mediatica, ma anche controversie, specialmente riguardo alla gestione di temi complessi all'interno della Chiesa, come gli abusi sessuali e la riforma dottrinale. Nonostante le critiche, ha continuato a guidare con un approccio pragmatico e inclusivo. Papa Francesco è stato un simbolo di speranza e cambiamento per milioni di cattolici e non solo, cercando di avvicinare la Chiesa alla realtà del mondo contemporaneo.

Keller-Sutter: "Scompare un grande leader spirituale"

Un grande leader spirituale e un instancabile promotore della pace. Con queste parole la presidente della Confederazione, Karin Keller-Sutter, ha voluto ricordare su "X" la figura di Papa Francesco. Il suo grande senso di umanità ha toccato non solo i cattolici, ha aggiunto la consigliera federale. Papa Francesco ci ha lasciati, la sua eredità rimarrà, ha poi concluso Keller-Sutter il suo post, corredato da una fotografia di papa Bergoglio sorridente.

Tanti fedeli verso San Pietro

Il decesso di Papa Francesco, avvenuto stamane, sta spingendo molti fedeli verso san Pietro. "Già da adesso tantissime persone si stanno avvicinando al Vaticano. Sono stati immediatamente rafforzati i servizi, l'avvicinamento è notevole", ha affermato il prefetto, Lamberto Giannini. Nel frattempo, il Vaticano ha comunicato che stasera alle 20 saranno presenti al rito della constatazione della morte di Papa Francesco, insieme al camerlengo Kevin Farrell, il decano del Collegio Cardinalizio, il cardinale Giovanni Battista Re, i familiari del Romano Pontefice, il Direttore e il Vice Direttore della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano".

3 giorni fa
Il Papa e la Svizzera, il viaggio a Ginevra e la lotta contro gli abusi sessuali
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Molto impegnato durante il suo pontificato nella lotta contro gli abusi sessuali in ambito ecclesiale, aveva ricevuto in Vaticano anche vittime svizzere. Sulla neutralità elvetica: non è un modo per lavarsi le mani, ma una vocazione di equilibrio e di unità.

Spentosi oggi a 88 anni, papa Francesco è venuto in visita nella Confederazione una sola volta. Molto impegnato durante il suo pontificato nella lotta contro gli abusi sessuali in ambito ecclesiale, aveva ricevuto in Vaticano anche vittime svizzere.

Il viaggio in Svizzera

Bergoglio è venuto in visita in Svizzera una sola volta in qualità di pontefice: il 21 giugno 2018 aveva partecipato a Ginevra all'incontro per il 70esimo anniversario del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) e aveva celebrato una messa al centro espositivo e congressuale Palexpo. Nell'ambito delle celebrazioni, aveva sottolineato l'importanza del dialogo con gli altri cristiani e chiesto alla Svizzera di lavorare per disinnescare i conflitti.

La lotta agli abusi sessuali

Nel marzo del 2019 aveva ascoltato in udienza privata i racconti traumatici di due di loro e chiesto perdono a nome della Chiesa. Un uomo allora 63enne gli aveva raccontato di essere stato ripetutamente picchiato e di aver subito abusi sessuali dai monaci di un riformatorio di Bad Knutwil (LU) quando era adolescente. L'altra vittima era una 74enne che aveva subito violenze e abusi sessuali in un istituto per bambini gestito da suore cattoliche a Malters (LU).

Il sostegno al friburghese Daniel Pittet

Il papa aveva inoltre sostenuto il friburghese Daniel Pittet, violentato per anni da un sacerdote quando era bambino e aveva redatto una prefazione al suo libro-testimonianza "La perdono, Padre" ("Mon père, je vous pardonne"), pubblicato nel 2017, considerandolo "una testimonianza necessaria, preziosa e coraggiosa".

Lo studio sugli abusi nel nostro Paese

Francesco si era anche interessato al seguito dello studio condotto sul tema dall'università di Zurigo, che aveva contato 1002 casi di abusi sessuali in Svizzera in ambito ecclesiale dalla metà del XX secolo. Nel novembre del 2023 aveva ricevuto Mons. Felix Gmür, presidente della Conferenza episcopale svizzera, e Joseph Bonnemain, vescovo di Coira, che gli avevano presentato le misure ideate in tale ambito dalla Chiesa svizzera.

Il ruolo della Guardia svizzera pontificia

Durante il suo pontificato, Francesco si è pure espresso varie volte sull'importanza del ruolo della Guardia svizzera pontificia. Ancora di recente, in gennaio, il pontefice aveva dichiarato: "nei tempi il lavoro della Guardia Svizzera è molto cambiato, ma la sua finalità rimane sempre quella di proteggere il Papa. Questo comporta (...) anche di contribuire all'accoglienza dei tanti pellegrini provenienti da tutte le parti del mondo che desiderano incontrarlo. E per questo ci vuole pazienza e le Guardie ne hanno. E questa è una cosa molto bella di loro: ripetono le cose, spiegano, una pazienza molto grande, complimenti", aveva commentato Bergoglio.

La Confederazione e il tema della neutralità

Il papa aveva parlato della Svizzera anche in un'intervista trasmessa il 12 marzo 2023 dalla RSI in occasione del decimo anniversario del suo pontificato, affermando che la Confederazione "ha una personalità propria, ma è universale". Nel pieno del conflitto in Ucraina, aveva detto della Svizzera che quando, nelle guerre, adotta una posizione neutrale, non è un modo per lavarsene le mani, ma una vocazione di equilibrio e di unità.

La canonizzazione di Marguerite Bays

Il 13 ottobre del 2019 papa Francesco aveva canonizzato in Vaticano la friburghese Marguerite Bays, una sarta di Siviriez (FR). Vissuta nella Svizzera del XIX secolo, è stata la prima laica elvetica ad essere canonizzata. Alla fine di gennaio (2025), aveva anche autorizzato la pubblicazione di un decreto che apre la strada alla beatificazione del vallesano François-Benjamin May. Il testo riconosce il martirio del nativo di Bagnes (VS) a Barcellona nel 1909.

La nomina del cardinale vallesano Emil Paul Tscherrig

Durante il suo pontificato, Francesco ha pure nominato un nuovo cardinale svizzero: il 30 settembre 2023 ha designato l'ex arcivescovo ed ex nunzio apostolico (ambasciatore in Vaticano) vallesano Emil Paul Tscherrig. Sono pertanto due gli attuali cardinali elvetici, Tscherrig e l'ex vescovo di Basilea Kurt Koch, che potranno eleggere il prossimo papa durante il conclave. Questo diritto è concesso solo ai cardinali di età inferiore agli 80 anni.

3 giorni fa
"Papa Francesco, un esempio di autentica umiltà e attenzione ai più bisognosi"
©Chiara Zocchetti
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Il messaggio dell'Amministratore apostolico della Diocesi di Lugano Alain de Raemy dopo la morte del Pontefice: "Preghiamo per l’anima del Papa affidandolo alla Misericordia del Padre". In Diocesi, tutte le campane suoneranno a lutto alle 15.

La Diocesi di Lugano partecipa al dolore di tutta la Chiesa cattolica nel giorno della morte di Papa Francesco. Attraverso un comunicato, l’Amministratore apostolico mons. Alain de Raemy ha voluto invitare tutti i fedeli a ricordare il Pontefice "nella preghiera, ringraziando per il suo Pontificato e affidandolo al Signore di ogni bontà".

"Oggi si compiete l’incontro con il Signore e comincia la festa"

"Oggi, per Lui - scrive de Raemy - si compiete l’incontro con il Signore e comincia la festa, come Lui stesso aveva ricordato durante un’udienza del 2022: 'In questo senso la morte è un po’ il passo per l’incontro con Gesù che mi sta aspettando per portarmi da Lui. (La morte) fa un po’ di paura, perché questo passaggio non so che cosa significa e passare questa porta fa un po’ di paura. Ma c’è sempre la mano del Signore che ti porta avanti, e attraversata la porta c’è la festa'".

"Un esempio di autentica umiltà e attenzione ai più bisognosi"

De Raemy ritiene che Papa Francesco "sia stato per noi un esempio di autentica umiltà e attenzione ai più bisognosi, insegnandoci l’importanza della sinodalità, all’interno della chiesa e tra tutti gli uomini. Ci ha esorato nei suoi anni di pontificato a sperare senza indugio nella bontà del Signore misericordioso, che guarda oltre ogni nostro limite umano. Questo è stato un motivo centrale del suo ministero petrino, e ce lo ha dimostrato con il Giubileo straordinario della Misericordia e ancora con questo anno Giubilare dedicato proprio alla speranza.

"Preghiamo per l’anima del Papa"

Ora, in quanto successore degli Apostoli, Papa Francesco continua la sua missione di sostegno alla Chiesa, e al mondo, nella festa celeste senza fine. Preghiamo per l’anima del Papa affidandolo alla Misericordia del Padre. E preghiamo per la Santa Chiesa in questo periodo di Sede Vacante, chiedendo al Signore dei cieli la grazia di ricevere presto un nuovo Pontefice, che prosegua il cammino dei suoi predecessori".

Campane a lutto in Diocesi

In Diocesi, tutte le campane suoneranno a lutto nella giornata di oggi, alle 15. In serata, sarà data comunicazione in merito alla veglia di preghiera e alla messa di suffragio per l’anima di Papa Francesco.

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