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Un pontificato dalla grande "voglia di verità, di pulizia nella Chiesa"
Foto Shutterstock
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6 ore fa
Ferruccio Pinotti, caposervizio interni del Corriere della Sera, ripercorre il papato di Francesco tra riforme, continuità e rotture in vista.

"Questo suo ultimo saluto, proprio in corrispondenza della Pasqua, ha avuto un valore simbolico, un'ultima offerta della sua presenza ai fedeli": è un pensiero commosso quello rivolto da Ferruccio Pinotti, caposervizio interni del Corriere della Sera, alla figura di Papa Francesco. Pinotti è intervenuto ai microfoni di Radio3iii per ripercorrere la parabola del pontefice scomparso questa mattina. 

Le reazioni a caldo

Non solo Pinotti, ma tutta la redazione del Corriere della Sera "è toccata, turbata". Prosegue lo stesso Pinotti: "abbiamo seguito con grande attenzione il pontificato di Francesco, fatto di grandi riforme, di grande sensibilità su temi forti come le donne, i diritti umani, i migranti, la guerra e la pace". Un aspetto messo in avanti dal giornalista è "la volontà di verità, di riforma, di pulizia interna alla Chiesa". Pinotti cita per esempio la riapertura del caso di Emanuela Orlando, come dello scandalo che ha coinvolto il cardinale Beccio, condannato in primo grado a 5 anni e mezzo - un record storico per il Vaticano. 

Le riforme di Francesco: finanza, derive integraliste

L'accento, secondo Pinotti, va messo sugli sforzi di riforma della finanza vaticana condotti da Francesco, "attraverso un organismo interno che vuole lottare contro i fenomeni di corruzione all'interno della Chiesa". Non solo, il giornalista ricorda come Francesco abbia tentato di "opporsi alle derive integraliste", per "evitare derive integraliste se non eretiche o scismatiche". Ciò, senza tralasciare "encicliche importanti, come in materia ambientale, sul tema dell'accoglienza e della gestione dei flussi", come anche "le prime nomine di donne ai vertici della Chiesa". Il bilancio di Pinotti mette in luce "una sensibilità assolutamente inedita su questi temi. Ci troviamo di fronte ad un Papa dal grande spirito riformatore, comunque la si voglia pensare". 

I prossimi scenari: il conclave già al lavoro, di fatto

Gli scenari che si aprono sono "molto complessi. Da un lato ci si può aspettare l'emergere di una figura di continuità, come il grande diplomatico Pierulin, prelato di grandissimo livello". D'altra parte, non vanno sottovalutate le "spinte di conservatori che vorrebbero tornare alla situazione del papato di Benedetto XVI, o addirittura quello di Giovanni II, dei papati molto conservatori, poco impegnati per esempio sul tema della pedofilia ecclesiastica". In ogni caso, la "macchina" del conclave è già in moto: "oggi dovrebbe esserci già l'inizio dell'esposizione del corpo del Papa. Il conclave poi dovrebbe partire subito, la macchina è già in moto. Francesco non stava bene, sicuramente delle consultazioni interne erano già partite". Se ufficialmente il conclave verrà quindi avviato tra 2-3 giorni, di fatto il procedimento è già in corso, e ci sono già dei nomi che sono emersi. Ciò, a maggior ragione che "durante il giubileo, è pensabile che il Vaticano non voglia restare con un vuoto di potere troppo a lungo". 

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