L’uragano Grace si è abbattuto sulle coste del Messico. Con venti che toccano i 130km/h, Grace è arrivato sulle spiagge della parte orientale della penisola dello Yucatan. Secondo le stime del ‘National Hurrican Center’ la forza dell’uragano è destinata a crescere ancora. I colleghi di Radio3i hanno raggiunto Yasmine, ticinese che da alcuni anni vive in Messico e gestisce un hotel tra Cancun e Playa del Carmen.
“Alla costa dei caraibi del Messico l’uragano è arrivato verso le 2 di notte ed è sparito totalmente verso le 16 del pomeriggio, è stato praticamente 12 ore. Il problema più grande è stata l’oscurità, perché ti impedisce di vedere e non si ha la capacità di capire i danni reali. Dalle 4 e 5 di mattino è arrivata la luce e ci siamo resi conto della portata”, ha spiegato Yasmine. Per quanto riguarda i danni, racconta, “qui è andata abbastanza bene, chi ha meno possibilità economiche probabilmente è dovuto andare in qualche rifugio offerto dal governo”.
Negli anni il sistema di allerta, l’organizzazione e la comunicazione è cambiata. “Negli ultimi due anni l’entità delle intemperie è cambiata ed è probabilmente legata ai cambiamenti climatici, ho visto che in Europa è successa la stessa cosa”. Il problema grosso degli uragani – conclude – “è il vento velocissimo che può strappare qualsiasi cosa, ed è difficile da pronosticare”.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata