Geopolitica
Vance arrivato in Vaticano. Focus su migranti e situazione internazionale
Keystone-ats
20 ore fa
La delegazione USA è transitata per via della Conciliazione per poi fare ingresso dall'Arco delle Campane, come accade nelle visite di Stato.

Il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance è appena arrivato in Vaticano per l'incontro con il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin. La delegazione USA è transitata per via della Conciliazione per poi fare ingresso dall'Arco delle Campane, come accade nelle visite di Stato. Al momento non è previso, ma neanche escluso, un saluto con Papa Francesco. Il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance era accompagnato da un corteo, tra le auto del seguito e quelle di scorta, di circa una quarantina di vetture. Vance, cattolico, già ieri era stato in Vaticano, con la moglie e i tre figli, per partecipare nella basilica di San Pietro alla Passione del Signore, rito del Venerdì Santo.

"Temi migranti e situazione internazionale"

Il vicepresidente americano JD Vance e il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin hanno avuto "uno scambio di opinioni sulla situazione internazionale, specialmente sui Paesi segnati dalla guerra, da tensioni politiche e da difficili situazioni umanitarie, con particolare attenzione ai migranti, ai rifugiati, ai prigionieri, e sono stati trattati anche altri temi di comune interesse". Lo riferisce la Santa Sede. James David Vance, vicepresidente degli Stati Uniti d'America, è stato ricevuto questa mattina in Segreteria di Stato dal card. Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.

Il colloquio

"Nel corso del cordiale colloquio - riferisce un comunicato della Santa Sede - è stato espresso compiacimento per le buone relazioni bilaterali esistenti tra la Santa Sede e gli Stati Uniti d'America, ed è stato rinnovato il comune impegno nel proteggere il diritto alla libertà religiosa e di coscienza. Vi è stato uno scambio di opinioni sulla situazione internazionale, specialmente sui Paesi segnati dalla guerra, da tensioni politiche e da difficili situazioni umanitarie, con particolare attenzione ai migranti, ai rifugiati, ai prigionieri, e sono stati trattati anche altri temi di comune interesse. Infine, si è auspicata una serena collaborazione tra lo Stato e la Chiesa cattolica negli Stati Uniti, di cui è stato riconosciuto il prezioso servizio alle persone più vulnerabili".