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"La minaccia che più mi preoccupa nei confronti dell'Europa non è la Russia, non è la Cina, non è nessun altro attore esterno, ma la minaccia interna, il ritiro dell'Europa da alcuni dei suoi valori più fondamentali, valori condivisi con gli Stati Uniti d'America". Nel suo vero debutto internazionale, quello alla Conferenza di Monaco, J. D. Vance dribbla i temi della sicurezza in agenda e sul cruciale nodo della guerra di Mosca a Kiev si limita a profetizzare "un accordo ragionevole tra Russia e Ucraina".
Un intervento shock, applaudito solo da poche persone
Il giovane vicepresidente Usa preferisce invece salire in cattedra e impartire lezioni di democrazia al Vecchio continente, attaccando l'Europa in modo frontale - dall'immigrazione alla libertà di parola fino all'esclusione dell'estrema destra - minimizzando il ruolo della disinformazione russa e difendendo Elon Musk, paragonato inopinatamente a Greta Thunberg. Un intervento shock, applaudito solo da poche persone, prevalentemente parlamentari repubblicani, ma che gela e lascia attonita la gremitissima sala, dove la maggior parte dei presenti è rimasta seduta senza applaudire. "A Washington c'è un nuovo sceriffo", ha esordito Vance, sottolineando che "con la leadership di Trump potremmo non essere d'accordo con voi, ma vogliamo discutere con voi", perché in fondo "siamo nella stessa squadra".
Le accuse di aver abbandonato le proprie radici di "difensori della democrazia"
Ma è apparso evidente che Usa ed Europa stanno giocando due partite diverse. Il vice di Trump ha accusato i leader europei di aver abbandonato le proprie radici di "difensori della democrazia" durante la Guerra fredda, e in particolare di zittire le voci dissenzienti "nascondendosi dietro brutte parole dell'era sovietica come disinformazione".Nel mirino gli ampi poteri in Ue per moderare i contenuti online e alcune restrizioni applicate in Germania, Svezia, Regno Unito, ma anche negli Usa di Biden. Bordata pure all'annullamento delle presidenziali in Romania "sulla base dei deboli sospetti su un'agenzia di intelligence (russa, ndr.) e dell'enorme pressione dei Paesi vicini": "Se pensate che la democrazia possa essere distrutta con la pubblicità digitale di un Paese straniero, allora la vostra democrazia non è molto forte fin dall'inizio".
Dialogare anche con i partiti populisti
Vance non ha risparmiato critiche dirette neppure agli organizzatori della Conferenza di Monaco per aver impedito ai partiti populisti di prendere parte all'evento, affermando che "non dobbiamo essere d'accordo... ma è nostro dovere almeno partecipare al dialogo con loro. La democrazia si basa sul sacro principio che la voce del popolo conta, non c'è spazio per cordoni sanitari". In un'intervista al Wall Strett Journal era stato ancora più esplicito, invitando i politici tedeschi a lavorare anche col partito di estrema destra AfD, suscitando la piccata reazione di Berlino contro una "intromissione molto forte in un Paese amico nel mezzo di una campagna elettorale".
L'incontro con la leader di AfD Alice Weidel
Ma non è bastato: in serata, a margine della conferenza, Vance ha incontrato la leader di Alternative für Deutschland (AfD) Alice Weidel, candidata alle elezioni del prossimo 23 febbraio, che già gode del sostegno incondizionato di Elon Musk. L'incontro si è tenuto in un hotel fuori dalla sede della Conferenza alla quale il partito di estrema destra AfD non era invitato, Quindi il j'accuse sull'immigrazione, evocando l'attentato della vigilia proprio a Monaco di un 24enne afghano richiedente asilo: "Quante volte dovremo subire queste terribili sciagure prima di cambiare rotta?", ha detto, ricordando che "il numero dei migranti entrati nella Ue è raddoppiato nel 2021".
"Non dovremmo avere paura del nostro popolo"
"Se vi candidate temendo i vostri elettori, non c'è nulla che l'America possa fare per voi, né, per quel che conta, c'è nulla che voi possiate fare per il popolo americano che ha eletto me e il presidente Trump", ha ammonito, ricordando anche la Brexit e altri casi in cui gli elettori hanno votato "per leader politici che promettono di porre fine alle migrazioni fuori controllo". "Non dovremmo avere paura del nostro popolo, anche quando esprime opinioni in disaccordo con la sua leadership", ha incalzato, citando Papa Giovanni Paolo II, "uno dei più straordinari campioni della democrazia" di sempre.