
Si è conclusa tardi questa notte l'autopsia sul corpo di Yara Gambirasio e i medici al lavoro hanno cercato di prelevare qualsiasi traccia utile soprattutto di DNA che non appartenesse alla ragazza. Non si cerca solo sul corpo ma sui vestiti, i fuseaux, il giubbetto che aveva ancora addosso, la biancheria intima. Sul corpo della ragazzina di Brembate di Sopra scomparsa il 26 novembre non ci sono segni evidenti di violenza sessuale. Il corpo è vestito e portava gli abiti che Yara aveva indosso la sera in cui uscì dalla palestra il 26 novembre, pantacollant, un bomber nero, le All Star col pelo dentro, i guanti coi brillantini in tasca assieme all'iPod ritrovato, insomma gli accessori della sua vita di tredicenne. Secondo indiscrezioni non confermate pubblicate da Repubblica sarebbero però state identificate tracce di DNA di alcune persone. Dai primi esami è emerso che la ragazzina si è difesa ed è stata uccisa forse a coltellate: ne sono state inferte almeno sei, quattro alla schiena, due più lievi al collo e al polso. Ma le analisi sono rese complicate dallo stato del corpo, ritrovato dopo tre mesi. Nel caso si confermi che Yara fu uccisa nel luogo dove è stata ritrovata, sarà essenziale esaminare l'humus, il terreno su cui posavano i resti."Io ho il veto assoluto - ha dichiarato Cristina Cattaneo, che ha condotto l'esame autoptico sul corpo di Yara Gambirasio - non posso e non voglio dirvi nulla su questa vicenda, perchè è a rischio anche la credibilità di quello che dirò poi un domani".
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