
Dopo il successo per 2 a 0 in terra grigionese, l'Ambrì-Piotta dà un segnale importante al campionato raggiungendo quota 67 punti e restando in piena corsa per i play-in. Mancano poche partite alla fine della Regular Season e per l'occasione il direttore sportivo dei biancoblù Paolo Duca è intervenuto a Fuorigioco illustrano il suo punto di vista sulla squadra leventinese e sui singoli giocatori.
Non ci sono certezze
La vittoria sul Davos ha dato sì ossigeno ai biancoblù, ma le certezza in classifica sono ancora ben poche. Ne è consapevole anche Paolo Duca che sottolinea quanto la classifica sia corta e come tutto può ancora accadere: "Il campionato è molto equilibrato. La situazione in classifica è tirata ed ogni punto è molto importante. Ieri, contro il Davos, la prestazione è stata solida e la vittoria ne è stata una conseguenza. Abbiamo concesso, ma abbiamo anche creato. Questo successo ci dà ossigeno, ma non cambia la situazione in maniera drastica. Non possiamo fermarci qui. Il focus adesso è rivolto alla trasferta di Ginevra”, afferma Duca.
Ci vuole cautela
L'Ambrì-Piotta non ha l'acqua alla gola e tutto ciò che succederà nel finale di stagione sarà una responsabilità dei biancoblù: "Non penso che abbia senso per noi fare calcoli, perché non portano a fare belle prestazioni", dichiara il direttore sportivo dell'Ambrì. "Il nostro focus deve essere di come metterci in condizione di fare risultato. Cerchiamo di vincere ogni partita, a volta riusciamo e a volte no. Fare calcoli è un esercizio di chi analizza dall’esterno. Lo sport insegna che si può andare in alto in fretta e cadere altrettanto velocemente”, dice Paolo Duca.
Delusione e rammarico
Prima della vittoria contro il Davos, la squadra allenata da Luca Cereda ha perso punti per strada. I leventinesi hanno perso a Langnau e vinto solamente ai rigori contro il fanalino di coda Ajoie. Paolo Duca ribadisce la delusione di non aver ottenuto la posta piena, ma non è solo un evento isolato: “Quando perdi c’è sempre delusione. È fondamentale ricordarsi che ci sono due squadre sul ghiaccio e che tutti vogliono vincere. Quando siamo riusciti a recuperare in casa contro l’Ajoie, è logico che c’è stata arrabbiatura perché abbiamo preso il gol del pareggio sul finale. Ogni punto è importante. Ci sono state diverse occasioni da inizio campionato dove avremmo voluto fare diversamente”, sottolinea il direttore sportivo leventinese.
...su Senn
Nelle ultime partite l'Ambrì-Piotta è riuscito ad ottenere punti anche grazie alle prestazioni del suo portiere Gilles Senn. Per Paolo Duca, senza fare voli pindarici, è una scommessa vinta: “Abbiamo intravisto un potenziale in lui. Era sì una scommessa, ma si è rivelato poi un numero uno. Ha avuto dei momenti buoni ad inizio stagione, poi ha avuto un calo. Recentemente ha poi messo in mostra ottime prestazioni. Nelle ultime stagioni aveva giocato poco, quindi l’incognita rimane. Ha dimostrato di avere le qualità per essere determinante”, afferma Duca.
La gestione di DiDomenico
Si sa, DiDomenico è un giocatore fumantino, ma la sua gestione all'interno dello spogliatoio biancoblù non è mai stata un ostacolo: "DiDo è un giocatore che porta tante emozioni in pista. Ha tanta grinta e tenacia", sottolinea Paolo Duca. "Quando riesce ad incanalare queste emozioni, sicuramente è un valore aggiunto per la squadra. Ogni tanto purtroppo va oltre il limite e allora può essere penalizzante. Da quando è arrivato, però ha avuto più momenti positivi che negativi. È un ragazzo serio con molta professionalità", afferma.
L'infortunio di Heim e la (ri)scoperta di Terraneo
Durante il match contro i grigionesi, André Heim è stato costretto a lasciare il ghiaccio anzitempo. Non si hanno ancora certezze, ma il giocatore potrebbe dare forfait per le prossime partite: "Heim sta così così, non sappiamo ancora esattamente i tempi di recupero. Ha preso un colpo e sarà valutato nei prossimi giorni", dice Duca. Un'altra sorpresa, invece, in casa leventinese, è il ritorno di Terraneo che ha dimostrato di non essere solo un giocane promettente, ma si è guadagnato minutaggio partita dopo partita "Non sta ricevendo fiducia, ma sta dando tanta fiducia, perché sta giocando bene. Quando dai fiducia allo staff tecnico, ricevi tempo di ghiaccio: il meccanismo è questo. Simone ha avuto una crescita, avrei preferito che giocasse così sin dall’inizio. Purtroppo, non era così. Prima tendeva a strafare e questo lo ha portato a mettersi in situazioni di difficoltà. Ha sfruttato poi molto bene la parentesi al Visp. Da quando è tornato si è presentato con un altro livello di prestazione. È un percorso di crescita normale per un giovane", conclude il direttore sportivo dell'Ambrì-Piotta Paolo Duca.