Hockey
Hnat Domenichelli: "Mi sento messo in discussione? Penso di sì"
©Gabriele Putzu
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Redazione
6 ore fa
Hnat Domenichelli è stato ospite a Ticinonews Sport e a Fuorigioco. Il direttore sportivo del Lugano ha parlato dello stato di forma dell'ultimo periodo dei bianconeri mettendosi anche in discussione. Spazio anche a colpi di mercato del presente e del passato tra acquisti sbagliati e cessioni frettolose.

Un Lugano che non naviga in buone acque e dal mercato arriva qualche segnale. Per fare il punto della situazione, Hnat Domenichelli si è intrattenuto a Ticinonews Sport e a Fuorigioco per parlare della situazione in casa bianconera: “Non cerco di nascondere la nostra delusione e le nostre prestazioni negative del mese di ottobre. Abbiamo fatto un mese di settembre dove tutto era perfetto: eravamo in cima alla classifica e i giocatori andavano a memoria. Poi abbiamo lasciato tanti punti per strada. Ora dobbiamo rialzare la testa. I giocatori sanno già che questa situazione non è accettabile. Rispetto all’anno scorso, non abbiamo fatto un passo in avanti”, sostiene il direttore sportivo del Lugano.

Assenze pesanti

Una crisi di novembre che molti riconducono alle numerose assenze in infermeria. Anche Domenichelli ribadisce questo aspetto senza farne, però, una scusa: “Io ho un’idea di cosa ha causato questo crollo. Per vincere in questo campionato devi essere al top e non voglio usare la scusa degli infortunati. Diciamolo chiaramente: sentiamo l’assenza di Thürkauf. Detto questo, se la nostra squadra non riesce a fare punti perché manca Calvin, abbiamo un grosso problema. Al di là di questo siamo una squadra più forte con lui che senza di lui”, afferma.

Tempi di recupero

Parlando di infortuni, Hnat Domenichelli ha fatto il punto della situazione. Se per il capitano Calvin Thürkauf, i tempi di recupero sono più brevi, per Morini e Van Pottelberghe il discorso è diverso: "Il rientro di Thürkauf? Sì, il rientro avverrà prima di ciò che avevamo preventivato, ovvero prima di gennaio", dichiara il direttore sportivo del Lugano. "Per Morini il discorso è diverso. Doveva rientrare a novembre, ma i dottori mi hanno detto che ci vorrà ancora un po’ di tempo, almeno fino a gennaio. Van Pottelberghe? Non vorrei dire che la sua stagione sia già finita, ma si parla di un rientro attorno al mese di marzo", sostiene Domenichelli.

Gianinazzi in discussione?

Il Lugano è decimo in classifica e questa condizione non rende felici i tifosi. È da domandarsi, se all'interno della società, ci siano già delle discussioni in merito a qualche cambiamento. Hnat Domenichelli si assume molte colpe e si mette in discussione: "Luca Gianinazzi in discussione? No, da parte mia sicuramente no. Se qualcuno dovesse essere messo in discussione probabilmente quello sarei io. Sono io che costruisco la squadra e la metto a disposizione per l’allenatore. Se mi sento messo in discussione? Penso di sì. Sono qui da 5 anni e abbiamo fatto diverse discussioni. Non abbiamo mai superato i quarti di finale di playoff. Prima o poi i tifosi vorranno vedere i risultati. Il CdA è deluso del mese di ottobre, è normale", ribadisce Domenichelli.

La cessione di Hausheer

“La partenza di Hausheer? Era nell’aria da tempo. Lui crede molto in sé stesso e voleva garanzie di tempo sul ghiaccio", sostiene il direttore sportivo bianconero. Le motivazioni però non lo convincono e secondo lui c'è altro dietro la richiesta di Leandro Hausheer: "Non è una certezza, ma è una mia sensazione: secondo me -senza parlare male di Lugano- il ragazzo voleva tornare in Svizzera intera. Purtroppo, non tutti amano il Ticino come noi. È una nuova generazione: come lo abbiamo preso facilmente, lo perdiamo facilmente”, sostiene Domenichelli. Il giocatore però giostra stabilmente accanto allo straniero con quai 12 minuti di ghiaccio a partita. Hnat Domenichelli, però non vuole creare un caso: “Non voglio rendere la situazione più grossa di quello che è. Gianinazzi è sicuramente più deluso rispetto a me. Lo ha preso sotto la sua ala e voleva dargli più spazio possibile. Io ho parlato tanto con il suo agente per prolungare il contratto, ma entrambe le parti devono essere d’accordo".

Difensori stranieri flop

Hnat Domencihelli si è poi soffermato sul caso Dahlström. Non è il primo difensore straniero che fa storcere il naso ai tifosi bianconeri: “Durante le partite contro Ginevra e quella di Kloten, ha commesso due gravi errori. Se guardiamo, però, i +/-, è uno dei pochi in rosa con il segno positivo", afferma. E ancora: "I tifosi pensavo che i difensori stranieri debbano fare i punti, ma abbiamo altri giocatori per il powerplay. In ogni caso non credo di aver sbagliato a prenderlo”. I difensori bocciati però sono tanti: Heed, Kaski, LaLeggia e ora Dahlström. Per Domenichelli l’hockey è cambiato con l’avvento dei 6 stranieri sul ghiaccio: “Nel 2020/2021 l’hockey è cambiato. Sì, Kaski è stato un flop. Il suo CV era abbastanza convincente, ma da noi non ha giocato bene. LaLeggia, secondo me, ha fatto il suo lavoro. Non ha più trovato spazio quando Schlegel si è fatto male. Lui voleva delle garanzie e ha deciso di andarsene. Il nostro problema era il boxplay e le mie scelte sono virate su un difensore difensivo come Dahlström", afferma Domenichelli.

Gli ultimi colpi di mercato

La retroguardia bianconera è tema di discussione, così come la cessione frettolosa di Calle Andersson. Per Hnat Domenichelli è stata un'occasione per poi fare altri innesti: "Andersson non era più nel progetto di Luca Gianinazzi. Stiamo parlando di un giocatore che aveva un contratto molto pesante. Questa vendita ha permesso di far arrivare Justin Schultz e di prendere Brian Zanetti. La cessione di Andersson era nell’aria da aprile dell’anno scorso", Il direttore sportivo del Lugano ora ha nel mirino un altro colpo svizzero: "Per il Lugano del futuro mi piacerebbe ancora prendere un attaccante svizzero di qualità prima di concentrarmi sugli stranieri", conclude il direttore sportivo bianconero Hnat Domenichelli.

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