A Fuorigioco
Isacco Dotti e l'importanza della "famiglia Ambrì"
Redazione
2 anni fa
Nella puntata di stasera ospite a Fuorigioco c'è Isacco Dotti. Ripercorriamo con lui la sua carriera.

È un'inizio di stagione da incorniciare per quel che riguarda l'Ambrì-Piotta. Oltre alle 8 vittorie in 10 partite è da registrare l'infortunio di Isacco Dotti. Il difensore biancoblù ha dovuto dare forfait dopo la partita del 24 settembre con il Ginevra Servette causa un infortunio legamentare al ginocchio destro e da quel momento ha intrapreso un percorso di recupero. Non si sanno ancora con certezza le date del possibile rientro del giocatore leventinese, ma Isacco Dotti ha ricominciato a solcare il ghiaccio negli ultimi giorni. Nel frattempo abbiamo deciso di invitarlo a "Fuorigioco" per ripercorrere la sua carriera hockeistica e per rivivere assieme questo inizio di stagione scoppiettante per la sua squadra. 

Fieno in cascina

La situazione positiva in classifica della squadra leventinese non monta la testa alla società biancoblù né, tanto meno, ai giocatori. Isacco Dotti, infatti, riprende la filosofia ambripiottese del "testa bassa e pedalare" e non si scompone: "Siamo solo all'inizio, è a marzo che si guarderà la classifica". Per il difensore dell'Ambrì è dunque una situazione da prendere come punto di partenza per continuare a lavorare e, ancora meglio, per confermare ciò che di buono si è fatto in questo inizio di campionato.

Numeri da stropicciarsi gli occhi

 L'Ambrì è attualmente la prima squadra in National League in diverse statistiche, tra cui gol fatti per partita (3.90), gol fatti per partita 5vs5 (3.00) e gol degli attaccanti (33). Per quanto riguarda la classifica nei tiri bloccati i leventinesi si ritrovano secondi. È un dato che, da difensore, interessa anche Isacco Dotti. Una conclusione bloccata infatti fa male fisicamente, ma mentalmente dà la carica per continuare a sacrificarsi per la squadra.

Cambiano gli interpreti, ma...

non la sostanza. È questo uno dei segreti dell'Ambrì. Isacco Dotti, infatti, ribadisce che anche le assenze pesanti, come quella di Tim Heed, non guastano all'ambiente Ambrì. A sostituire il difensore svedese la società biancoblù ha ingaggiato Dario Wüthirch dallo Zugo. Tutto ciò non ha però destabilizzato la realtà leventinese e, complice anche l'apprendimento veloce dei nuovi arrivati, la squadra di Cereda ha continuato a mettere in mostra lo stesso gioco frizzantino. 

Attacco da sogno

L'attacco dell'Ambrì sta andando a gonfie e vele. I giocatori svizzeri stanno confermando e migliorando i punti delle stagioni precedenti, mentre gli stranieri hanno dato quel qualcosa in più per spingere i biancoblù fino ai vertici della classifica. Per Isacco Dotti, però, è l'importanza della squadra che fa la differenza: "Ogni giocatore è una pedina che compone la scacchiera". L'importante, sostiene Dotti, è segnare una rete in più dell'avversario, in questo modo si portano a casa i punti. 

L'ingegnere

Isacco ha potuto studiare per diventare ingegnere, ma ha avuto anche la possibilità di diventare giocatore professionista di hockey. "Sulla carta sono 70% giocatore di hockey e 30% ingegnere", ribadisce Dotti. È una vita che ha bisogno di essere organizzata in maniera precisa per non perdere di vista i due obbiettivi lavorativi, ma ciò non pesa al difensore dell'Ambrì. Anzi, la doppia vita permette ad Isacco di staccare, e quando il leventinese scende sul ghiaccio ricarica le energie a livello mentale. 

L'Ambrì

Per Isacco l'Ambrì significa tanto: "È qualcosa che fa parte del DNA, ad Ambrì abbiamo imparato a stare in piedi, a sciare e a pattinare". La famiglia e l'Ambrì sono quindi una cosa unica e Isacco lo sente: "Giocavo con i vecchi guantoni del nonno". 

In Leventina la valle e la squadra di hockey sono un tutt'uno. La carriera hockeistica di Isacco è stata un po' particolare: a 19 anni gioca per il settore giovanile biancoblù, poi arriva il Biasca in Prima Lega con cui riesce a centrare la promozione, ma alla soglia dei 25 anni arriva la chiamata dall'Ambrì-Piotta e da lì inizia la sua avventura con la prima squadra. 

I tag di questo articolo