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"A causa delle app di incontri le persone fanno meno sesso"
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Keystone-ats
4 ore fa
Ne è convinta la psicologa Johanna Degen, secondo la quale proprio a causa di tali applicazioni le persone fanno anche meno sesso.

Le app di incontri stanno perdendo popolarità, è in corso una fase di esaurimento e la speranza di trovare l'anima gemella in rete tende a scemare: ne è convinta la psicologa Johanna Degen, secondo la quale proprio a causa di tali applicazioni le persone fanno anche meno sesso. "Le piattaforme sono state una risposta a un problema della società", spiega la 37enne in dichiarazioni al Blick. "In un'epoca in cui si considera sempre meno giusto approcciare spontaneamente gli sconosciuti le app di incontri creano un ambiente in cui ciò è auspicabile". I single apprezzano anche il modo rapido ed efficiente di conoscersi.

Entusiasmo in calo dopo la pandemia

L'entusiasmo è però diminuito dopo la fine della pandemia. "Siamo in un'epoca di esaurimento degli incontri online", afferma l'esperta. Gli utenti segnalano sempre più spesso un'atmosfera ostile, insicura e sprezzante sulle piattaforme. "Chiunque abbia mai avuto un profilo conosce la prassi superficiale, ripetitiva e non impegnativa". È di conseguenza cambiato, negli ultimi anni, il comportamento negli appuntamenti. Oggi sono diffusi alcuni principi discutibili: un single ha appuntamenti brevi ma numerosi e spesso investe poco tempo, poca attenzione e poche emozioni. Inoltre le persone tengono aperte più porte e frequentano più persone contemporaneamente. "Questi principi si sono inscritti nella società attraverso le app di incontri", sostiene la docente all'università di Flensburg, nello Schleswig-Holstein. La specialista vede soprattutto conseguenze negative: le persone hanno meno rapporti sessuali e l'incidenza della solitudine è in aumento.

Rassegnazione anche online

Un'amara rassegnazione si sta diffondendo anche online: la speranza di trovare l'amore della propria vita sul web sta svanendo dopo anni di fallimenti. Il sistema delle app di incontri non è innocente in questo, ricorda il quotidiano. Ad esempio il rapporto tra donne e uomini non è ottimale: su Tinder il 75% degli utenti è maschio, su Bumble - che si rivolge alle donne - il 61%. A questo si aggiunge la distribuzione molto diseguale dei like. Agli uomini piace un profilo su tre, alle donne solo uno su 16. Di conseguenza, le donne ricevono un numero di "match" (corrispondenze fra due profili) 20 volte superiore. E ancora: tra le donne una quota del 25% riceve la metà di tutti i like assegnati, mentre la metà di tutti i "mi piace" femminili va a un segmento molto più piccolo di maschi, ovvero solo il 15%. "I Brad Pitt di questo mondo reclamano quindi per sé la parte del leone del già scarso numero di like: non c'è da stupirsi che la maggioranza degli uomini, ovvero la gran parte degli utenti delle app, sia insoddisfatta", riassume il Blick.

App sempre meno affascinanti

Di conseguenza negli ultimi due anni le app hanno perso il loro fascino, con conseguenze economiche importanti. Il numero di utenti è in calo in tutto il mondo e Tinder sta perdendo sempre più abbonati paganti: le azioni della società madre Match Group sono scese fortemente. Anche i titoli Bumble hanno visto il loro valore calare.