Livelli sopra la norma di diossine e furani sono stati rilevati nella parte alta di Losanna, dove la città intendeva realizzare un parco agro-ecologico. La città si è rivolta al Cantone e ha fatto controllare 49 siti: in 18 casi i valori limite per le sostanze inquinanti risultano superate. I terreni inquinati si trovano nelle vicinanze del vecchio inceneritore di rifiuti domestici di Vallon a Victor-Ruffy, e possono interessare anche giardini privati.
“Il caso è serio, ma non siamo in una situazione allarmante”, ha detto oggi davanti alla stampa la municipale Natacha Litzistorf (Verdi), responsabile del dicastero dell’alloggio, dell’ambiente e dell’architettura. Come prima misura, le autorità cittadine hanno deciso di fermare, in attesa di nuovi chiarimenti, il progetto di parco agro-ecologico che dovrebbe sorgere sul sito di una fattoria. La fattoria ha venduto a suo tempo verdure coltivate sui terreni contaminati, ma tutti i prodotti venivano lavati prima della vendita, ha sottolineato la municipale.
In generale le autorità si mostrano rassicuranti: se le misure preventive abituali sono rispettate, questo vecchio inquinamento non rappresenta una minaccia imminente per la salute. Le nuove analisi sui siti nelle vicinanze dell’ex inceneritore dovrebbero fornire maggiori informazioni. Le diossine sono sostanze organiche normalmente generate da un processo di combustione e depositate sul terreno dall’aria. I depositi in questione risalgono al periodo fra gli anni ‘20 e ‘70 del secolo scorso. “Oggi queste emissioni sono ridotte di almeno il 90%”, ha detto Cornelius Neet, direttore dell’ufficio dell’ambiente del canton Vaud.
Dei 18 siti in cui è stato superato il valore limite di 100 “nanogrammi di equivalente tossico per chilogrammo di suolo”, stabilito dalla Confederazione, nove sono cosiddetti siti sensibili che richiedono misure d’emergenza. In particolare per proteggere i bambini piccoli che possono ingerire la terra, ha spiegato Neet. Si tratta principalmente delle aree intorno a parchi giochi e a campi sportivi, a Sauvabelin, all’Hermitage e alla Place du Nord, ha detto la municipale Litzistorf. Nelle zone interessate saranno installate ancora questa settimana delle barriere e dei pannelli informativi.
“Un bambino dovrebbe ingerire terra quotidianamente perché ciò rappresenti un pericolo”, ha spiegato il professor David Vernez, capo del dipartimento Salute, Lavoro e Ambiente dell’Università di Losanna, nonché responsabile della valutazione dei rischi nel caso specifico. Visto che la diossina si accumula nel grasso animale, è meglio evitare di mangiare carne o uova di galline prodotte in zona. La città ha inoltre invitato la popolazione a non mangiare una specialità della zona: le cosiddette “rillettes” prodotte con la carne di maiali lanosi allevati nel parco di Sauvabelin. “Il rischio è diffuso ma è basso. Non è una nuova Seveso”, ha riassunto Cornelius Neet. Affinché l’assunzione di terra inquinata si riveli nociva, o addirittura cancerogena a lungo termine, bisognerebbe ingerirne una quantità significativa quattro volte alla settimana per un anno intero.
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