"Umiliata, mentalmente danneggiata ed emotivamente devastata". La soprano russa Anna Netrebko ha fatto causa al Metropolitan Opera House di New York che l'anno scorso, un mese dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, l'ha cacciata.
360'000 dollari di danni
La cantante lirica ora chiede 360'000 dollari di danni al prestigioso teatro e al suo direttore Peter Gelb accusandoli di diffamazione, violazione del contratto e discriminazione oltre che di danni emotivi come "ansia, stress, depressione e angoscia". Non solo, l'artista 51enne sostiene nella denuncia che dopo le sue dichiarazioni pro-Kiev, arrivate in seguito alla pressioni del Met, la sua famiglia in Russia sia stata minacciata, lei boicottata da tutti i teatri in patria e attaccata sui social media.
Esibizioni nel mondo
Dopo il siluramento dal Met, Netrebko si è esibita in diverse sale in tutto il mondo, tra le quali l'Arena di Verona a giugno nell'Aida di Verdi. Nella prossima stagione ha in programma spettacoli all'opera di Berlino, Vienna, Parigi e persino a La Scala di Milano. Si sarebbe anche dovuta esibire a Praga ad ottobre, ma il sindaco della città ha cancellato la sua performance perché, ha riferito, il suo nome è in una lista nera dell'Ucraina.
Il sostegno russo
Netrebko, che ha anche la cittadinanza austriaca, ha sostenuto a varie riprese il leader del Cremlino: nel 2014 ha donato denaro a un teatro nella città di Donetsk, controllata dai ribelli, nell'Ucraina orientale, ed è stata fotografata con in mano una bandiera dei ribelli filorussi. Dopo che la Russia ha invaso l'Ucraina, nel febbraio 2022, è stata esortata dal Met e dai suoi dirigenti a parlare contro Vladimir Putin e la guerra, ma non si è mai espressa in modo netto sull'argomento e, soprattutto, non ha mai esplicitamente criticato il presidente della Federazione russa.
La risposta del Met
Il Met ha liquidato la notizia della denuncia con un secco comunicato nel quale si sottolinea che "la causa non ha motivo di esistere". Lo scorso febbraio la soprano ne aveva presentata un'altra attraverso il sindacato che rappresenta gli artisti d'opera, l'American Guild of Musical Artists: ha vinto e ottenuto 200'000 dollari di danni per i concerti annullati. Netrebko, che ha fatto il suo debutto al Met nel 2002, era arrivata a guadagnare il compenso più alto per gli artisti ovvero 17'000 dollari a esibizione. Nella seconda causa gli avvocati specificano che la cantante lirica è stata costretta a perdere 40 rappresentazioni della Tosca di Puccini e della Pique Dame di Tchaikovsky durante la stagione 2024-25, più Manon Lescaut di Puccini e il Macbeth di Verdi in quella 2025-26.