
Sono in tanti che piangono le cosidette lacrime di coccodrillo, dopo i luculliani pranzi e cene gustati durante la lunga maratona natalizia. E ora c'è già chi pensa alla prova costume, sottoponendosi a diete "sovietiche" nella speranza di perdere quei chili in più presi tra fine dicembre e inizio gennaio. Ma mangiare sano e "detox" è possibile anche senza rinunciare al gusto. Lo sa bene Andrea Rapanaro, tra i più apprezzati food blogger ticinesi che, dopo quattro anni di esperienza "social", si è lanciato in una nuova e interessante avventura...
Lo abbiamo sentito pochi giorni prima dell'inaugurazione del suo corso di cucina #CucinaLiConMe, la cui prima lezione avrà luogo il prossimo 4 febbraio presso la sala eventi del Mulino di Maroggia.
Andrea, sono appena terminate le fatiche gastronomiche natalizie: cosa ci consigli per "disintossicarci" e rimanere leggeri?Potremmo cominciare con un'insalata di sedano rapa, con melograno e una vinagrette con lime e miele. Oppure un carpaccio di finocchio e arance con un caviale di aceto balsamico. Per poi proseguire con una vellutata di topinambur e scorzonera, un prodotto magari poco conosciuto ma che fa parte del nostro territorio dal gusto molto particolare, servito con un baccalà cotto a bassa temperatura e con chips di barbabietole. Un menù ipocalorico ma gustoso e fatto con i prodotti del nostro territorio. E che peraltro sarà quello che proporrò nella prima lezione del mio nuovo corso...
Appunto, il tuo corso. Da dove è nasce la voglia di intraprendere questa nuova sfida?Dopo tanti anni sul blog, dove ho visto una crescita costante degli utenti, ho voluto provare una nuova esperienza, che mi mettesse di più a contatto con chi mi segue e apprezza il mio lavoro. La scorsa estate ho provato quindi a fare dei corsi sul gelato artigianale per casalinghi e sono andati molto bene. E così ho pensato di proporre dei corsi più articolati, ognuno con dei "macrotemi" su cui lavorare, che vanno dalla stagionalità dei prodotti alle cotture della carne.
Quale vuole essere lo scopo dei tuoi corsi?Credo molto della sostenibilità e credo che far vedere come certi prodotti del territorio, magari poco conosciuti, in realtà possano prestarsi ottimamente nella preparazione di certi piatti, sia un ottimo modo di divulgare questo tema. E poi voglio far capire che per mangiare bene non bisogna essere necessariamente dei grandi chef, ma che ognuno può cimentarsi in presentazioni d'effetto con abbinamenti non comuni. Insomma, si può fare bella figura anche con ricette semplici. Basta un pizzico di fantasia e di conoscenza dei prodotti...
Se c'è qualche uomo che si è sempre sentito imbranato in cucina, ha adesso quindi l'occasione di stupire la propria fiamma. Magari in ottica San Valentino...Beh, nei miei corsi si parte dalla realizzazione di un menù che può venire bene per una cena particolare. Specie di inverno, quando magari si hanno meno idee. Spero però che, al di là della cena, i miei "studenti" poi acquisiscano una maggiore sensibilità verso gli ingredienti e possano apprendere qualche trucchetto su come cucinare al meglio qualcosa...E un trucco ce lo puoi dire?Se cucinate la carne con il sottovuoto e a bassa temperatura, rimarrà sorprendentemente morbida e gustosa. E' una tecnica di cottura sana e in grado di mantenere gli elementi organolettici degli ingredienti. Se volete scoprire tutti i trucchi, farò un corso apposta il prossimo marzo...
Cosa è per te la cucina?Lo vedo ancora come un hobby che mi rilassa. Ultimamente le cose si stanno facendo sempre più grandi, ma mi piace considerarla ancora una passione. Una passione che vorrei riuscire a tramandare a tutti coloro che mi seguono.
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