![Arrestato Alessandro Proto](https://dexter-cdn01.gruppocdt.ch/ticinonews/stories/historical/960x640/e54e0954-51f8-42f0-9f02-9c7df9d884c9.jpg)
Le parole del giudice per le indagini preliminari (gip) di Como nell'ordinanza che dispone il carcere per truffa e autoriciclaggio di Alessandro Proto suonano come un epitaffio della carriera di un sedicente finanziere, immobiliarista, imprenditore, che si era offerto anche come candidato alle politiche (proposta respinta), assurto agli onori delle cronache, nazionali e internazionali qualche anno fa perché millantava improbabili scalate a gruppi editoriali e squadre di calcio, mettendo anche in fibrillazione le Borse.
"Proto Alessandro - scrive - è titolare di una partita Iva relativa a un'attività di Agenzia e mediazione immobiliare", "formalmente dichiarata in Gromo (Bergamo) ma di fatto inesistente", "non dichiara redditi di alcuna natura e, esclusivamente negli anni 2017 e 2018, è stato percettore di esigui redditi assimilati al lavoro autonomo (euro 2975 - 3336 franchi al cambio attuale - relativi al periodo d'imposta 2017 ed euro 637,50 relative al periodo d'imposta 2018) corrisposti per la pubblicazione del libro 'Io sono l'impostore'".
Il quarantaquattrenne è stato arrestato dai militari della Guardia di finanza di Como perché aveva convinto una donna malata di cancro a consegnargli a più riprese oltre 130'000 euro, che poi "investiva" in giochi on line.
L'aveva agganciata via internet, raccontandole che i soldi gli servivano per pagare le cure di suo figlio ricoverato in una clinica psichiatrica e per i funerali della figlia, morta per un tumore. Figli inesistenti, tanto che quando la donna truffata era andata in clinica per salutare il piccolo non l'aveva trovato e Proto si era giustificato dicendo che, probabilmente, era stato registrato con un altro nome per questioni di protezione della sfera privata.
Ma c'è di più: per il gip, Proto "non ha esitato a prospettare" alla vittima "particolari conoscenze di medici svizzeri che avrebbero potuto curarla con trattamenti innovativi e non ancora disponibili in Italia" e ha proseguito nelle richieste alla donna, facendole intendere che poteva essere coinvolta nelle sue vicende giudiziarie se non avesse pagato, dimostrando, per il giudice, "professionalità" nella truffa che "non si è arrestata" neanche a seguito della denuncia da parte della parte offesa.
Denuncia della quale l'arrestato è venuto "a conoscenza" per "un servizio televisivo trasmesso dalle Iene", il programma dell'emittente televisiva Italia 1. Proto aveva quindi cercato di persuadere la donna a rimettere la querela. "Da questo momento in poi - aveva dichiarato la vittima a verbale - la pressione psicologica che Proto e il suo presunto avvocato, che ritengo siano la stessa persona, esercitavano su di me assumeva i toni della minaccia e in tale modo riuscivano a estorcermi denaro. Mi veniva infatti riferito che io e tutti i miei amici e le persone care che mi avevano aiutato a effettuare le ricariche Postpay (uno dei metodi di pagamento a cui ricorreva Proto, ndr) eravamo stati indagati dalla magistratura in quanto ritenuti" suoi "complici".
"Tale notizia - aveva aggiunto la donna - suscitava in me uno stato di angoscia e di profonda paura, in quanto temevo un mio ingiusto coinvolgimento in indagini penali e avevo paura di aver danneggiato le persone che mi avevano aiutato".
Proto è ben noto anche in Ticino. Qualche anno fa si parlò di un suo interessamento al Centro Ovale di Chiasso. Il suo nome era stato fatto anche nell'ambito della notizia, poi rivelatasi infondata, che vedeva il produttore statunitense Harvey Weinstein - il re di Hollywood protagonista dello scandalo delle molestie - intenzionato a stabilirsi a Lugano.
Il 17 dicembre 2017, la Segreteria di Stato della migrazione ha emesso nei confronti di Proto un divieto di entrata in Svizzera fino al 2022. La decisione era stata motivata con le condanne subite da Proto all'estero. A sua moglie, allora residente a Novazzano, era invece stato revocato un permesso B perché non disponeva di mezzi finanziari sufficienti.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata