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Il colosso della grande distribuzione Carrefour rimuove Pepsi, 7Up, Gatorade e le patatine Doritos dai suoi scaffali in Francia. Al loro posto i clienti troveranno dei cartelli in cui viene spiegato che i prodotti di PepsiCo non verranno più venduti a causa degli "inaccettabili aumenti dei prezzi" decisi dalla dalla multinazionale americana. "Le trattative con PepsiCo sono state complesse, per usare un eufemismo. Stiamo cercando di abbassare i prezzi in linea con i trend globali ma PepsiCo invece chiede di aumentarli", ha dichiarato al Financial Times una persona a conoscenza della vicenda.
Un divorzio dovuto agli aumenti
La rottura tra Carrefour e PepsiCo porta in luce il duro confronto che si consuma sui prezzi tra i gruppi della grande distribuzione, sotto pressione per mantenerli bassi e difendersi dalla concorrenza dei discount, e i produttori alimentari. Un confronto che, fino ad ora, ha premiato i secondi, abili nel cavalcare l'onda dell'inflazione aumentando gli utili, mentre la grande distribuzione ha faticato a difendere i propri margini. Ad esempio PepsiCo, che nel trimestre chiuso a settembre ha aumentato dell'11% i prezzi dei suoi prodotti, ha alzato per tre volte consecutive le sue previsioni di utile nel 2023. Il confronto è particolarmente serrato in Francia, dove supermercati e industria alimentare negoziano annualmente i prezzi sotto lo sguardo vigile della politica. Il governo francese ha presentato una proposta per etichettare i prodotti che adottano la strategia della "shrinkflation" (in italiano sgrammatura), che consiste nel rimpicciolire le confezioni senza abbassare i prezzi, mentre il ministro delle finanze Bruno Le Maire ha minacciato di tassare i gruppi dell'industria alimentare che non dovessero trasferire ai consumatori la riduzione dei costi di produzione.
Strategia Carrefour
Quella di additare ai consumatori con una speciale etichetta le marche che riducono le confezioni è una strategia che Carrefour ha già abbracciato nel 2023. Come pure è già capitato che divergenze sui prezzi portassero alla rimozione di alcune marche dagli scaffali: successe, ad esempio nel 2022, quando il ketchup e i fagioli Kraft Heinz scomparvero dai supermercati Tesco. Anche in Svizzera sono noti bracci di ferro simili che negli anni scorsi hanno coinvolto per esempio Migros e Coop, in trattativa con Nestlé. I consumatori non sempre sono stati informati di queste vertenze.