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'Come mi vedi?'
'Come mi vedi?'
'Come mi vedi?'
Redazione
9 anni fa
L'attrice Olivia Wilde protagonista di un commovente spot, in occasione della Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down

L'attrice Olivia Wilde (13 in Dr. House) è la protagonista di uno spot di sensibilizzazione davvero commovente.

In occasione della prossima Giornata Mondiale sulla sindrome di Down, il 21 marzo, è stato realizzato uno spot per sensibilizzare la gente sul fatto che tutti possono essere utili. Nessuno escluso. Lo spot è stato voluto da Sergio Silvestre, presidente di CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down). Che dice al riguardo: "Per includere le persone affette dalla sindrome di Down serve innanzitutto un'alfabetizzazione della società. Dobbiamo capire che tutti possono essere utili, e lo dimostra il fatto che sempre più persone affette dalla sindrome di Down svolgono dei lavori, alcuni semplici, altri più complessi".

A realizzare lo spot è la regista Reed Morano, che ha scelto due protagoniste: la celebre attrice Olivia Wilde e AnnaRose, una ragazza 19enne affetta dalla sindrome di Down.

Lo spot: è incentrato sulla vita di una ragazza all'apparenza comune. Si vede infatti Olivia Wilde condurre la sua vita, innamorarsi, commuoversi, mangiare e lavorare. Mentre Olivia svolge tutte queste attività, si sente una voce fuori campo: "Io mi vedo come una figlia, una sorella, un'amica. Come una persona su cui contare, mi vedo incontare una persona con cui condividere la vita. Mi vedo ballare, cantare, inseguire i miei sogni, soprattutto quelli impossibili. Mi vedo come una persona normale, con una vita importante, soddisfacente e meravigliosa. Io mi vedo così, e tu come mi vedi?". Alla fine dello spot Olivia si gira verso lo specchio. Quando la camera inquadra lo specchio, appare AnnaRose. E si capisce che la voce fuori campo era la sua.

AnnaRose, la ragazza dello spot, è affetta da sindrome di Down. Questo non le impedisce di frequentare un college a tempo pieno, di avere un lavoro part-time in un centro di terapia fisica e di praticare basket e nuoto con la Special Olympics NJ. E proprio come tutte le persone che non sono affette dalla sindrome, anche lei sogna di realizzare il suo potenziale e di vivere la sua vita.

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