L'intervista
Dov'è la tomba di Cleopatra? Le ipotesi dell'Indiana Jones egiziano
Immagine Ticinonews
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Daniele Coroneo
16 ore fa
Ticinonews ha incontrato Zahi Hawass, famoso archeologo egiziano spesso protagonista di documentari sulla storia antica del suo paese. Ai nostri microfoni dichiara: "Tra due mesi credo che sarò in grado di annunciare la scoperta della mummia della regina Nefertiti".

Se avete mai guardato un documentario sull’Antico Egitto, quasi sicuramente lo avete visto. È noto come "l'Indiana Jones egiziano", anche a causa dell'iconico cappello che spesso veste durante le interviste con le televisioni di tutto il mondo. Stiamo parlando di Zahi Hawass, uno degli archeologi più famosi al mondo. Un volto noto, ma anche criticato per la sua onnipresenza sui media e per il suo stile di gestione, da alcuni considerato un po' autoritario, quando era responsabile governativo delle antichità egiziane. Zahi Hawass era a Lugano negli scorsi giorni, ospite di un simposio sulla monetazione alessandrina organizzato dal Circolo di numismatica ticinese, nel quale ha tenuto una relazione sulle ricerche delle tombe di Cleopatra e Marco Antonio. Ticinonews ha colto l'occasione per un'intervista, che nel video sottostante potete vedere nella versione integrale.

Due anni fa è stato scoperto un complesso di tunnel nel sito di Taposiris Magna, sulla costa non lontano da Alessandria. Gli archeologi che vi hanno lavorato sono convinti che lì, da qualche parte, ci siano le tombe di Cleopatra e Marco Antonio. Ci siamo? Le troveremo?

Ho lavorato in questo sito per undici anni, ma dopo tutto questo tempo mi sono reso conto che non è possibile che Cleopatra sia sepolta in quel tempio. Quando ho lasciato quel sito, la mia collega Kathleen Martinez ha continuato gli scavi, trovando più tunnel. Credo però che questi contengano acqua per il rifornimento della città. Non ci sono indizi che questi tunnel ci possano condurre alla tomba di Cleopatra. Penso quindi fermamente quanto credevo già quando avevo 20 anni, ovvero che Cleopatra sia sepolta in una tomba situata accanto al suo palazzo di Alessandria, oggi finito sott’acqua.

 

Perché fra tutti i faraoni della lunga storia d’Egitto siamo così affascinati dall’idea di trovare la tomba dell’ultimissimo faraone, quella della regina Cleopatra?

Perché Shakespeare ha reso famosa Cleopatra tra il grande pubblico, ma anche il film della Fox con Elizabeth Taylor ha fatto sì che tutti sognassero questa regina. In questo momento sono però alla ricerca della tomba e della mummia di un'altra regina: quella di Nefertiti, nella Valle dei Re. Sono convinto che se scoprissimo la tomba e la mummia di Nefertiti, si tratterà di qualcosa di incredibile. Nefertiti visse più di 3'000 mila anni fa: era una regina molto bella e fu la moglie del faraone Akhenaton, che credeva in un unico dio. Proprio ora stiamo lavorando nella Valle dei Re alla ricerca della mummia di Nefertiti e tra due mesi credo che sarò in grado di annunciare la scoperta della sua mummia.

Lei è molto attivo nel chiedere che gli antichi manufatti egizi esposti nei musei occidentali tornino in Egitto. Di recente ha lanciato una petizione per chiedere la restituzione della stele di Rosetta e del busto di Nefertiti, esposti al British Museum di Londra e al Neues Museum di Berlino. L’Egitto è oggi capace di garantire la sicurezza del suo patrimonio archeologico? Durante le proteste del 2011, nei musei egiziani ci sono stati dei saccheggi.

Io ho riportato in Egitto 6'000 artefatti quando ero responsabile governativo delle antichità. Oggi le persone cominciano a essere consapevoli dell'importanza del tema. Il presidente francese Macron ha affermato: “Abbiamo preso il patrimonio culturale africano con la forza ed è tempo di restituirlo”. Quello che sto cercando di dire al mondo è che non mi oppongo a quanto avete nel Museo Egizio di Torino. Non sono nemmeno contrario a quanto avete nel British Museum, nel Louvre o nel museo di Berlino. Sono solo contrario al fatto che abbiate tre oggetti che è molto importante riportare in Egitto. La stele di Rosetta è stata presa dai francesi, i quali l’hanno donata agli inglesi. Ma come puoi regalare qualcosa che non è tuo? C'è poi lo zodiaco di Dendera al Louvre. È stato rubato da un ladro francese che si è calato dal soffitto all’interno del tempio di Hathor a Dendera. E il terzo oggetto è il busto di Nefertiti, portato fuori dall’Egitto illegalmente. Al mondo sto chiedendo solo questi tre oggetti! Lasceremmo tutto il resto! Inoltre voglio che i musei la finiscano con azioni di stampo imperialistico: ancora oggi, infatti, i musei comprano oggetti portati all'esterno del paese da inglesi e francesi e questo è imperialismo.

Abbiamo parlato della tomba di Cleopatra. Ce n’è un’altra che ci affascina con il suo mistero. Scopriremo mai la tomba di Alessandro Magno?

Molte persone hanno provato a cercare la tomba di Alessandro Magno, a Siwa o Alessandria. Abbiamo degli indizi che ci dicono che Alessandro sia stato sepolto ad Alessandria. Ma come trovare la tomba? Pensate a tutti i siti archeologici trovati per caso in Egitto: si costruisce una casa e vi si trova qualcosa sotto. È per questo che penso che un giorno la tomba di Alessandro sarà sì scoperta, ma per caso.