
Anche la Svizzera sarà rappresentata nella finale dell'Eurovision Song Contest che si terrà domani. Nemo, il cantante 24enne di Bienne, è infatti risultato tra i dieci artisti più votati nella seconda semifinale di ieri alla Malmö Arena con la sua canzone "The Code". Nell'atto conclusivo della kermesse musicale saranno 26 i cantanti in gara, ovvero i venti usciti dalla gara, più i sei qualificati d’ufficio per Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e Svezia, quest'ultimo Paese organizzatore dell'evento.
Proteste e mobilitazioni
Ma nella serata di ieri non c'è stato spazio solo per la musica. A poche ore dalla seconda semifinale, in migliaia sono scesi in piazza a Malmö per protestare contro la partecipazione di Israele all'evento, in gara con la cantante Eden Golan, e per denunciare il conflitto in corso a Gaza. Secondo la polizia hanno partecipato circa 10'000 persone. Tra i presenti al corteo anche l'ambientalista Greta Thunberg, vista con una kefiah addosso: "Sono qua per protestare contro la presenza di Israele all'Eurovision", ha detto al quotidiano svedese Expressen. Il corteo è poi terminato in una piazza dove si è tenuto un concerto alternativo all'Eurovision.
Golan: "Onorata di rappresentare Isarele"
Sul palco della Malmö Arena, come detto, c'era anche l'israeliana Eden Golan con la sua canzone "Hurricane". La Svt riporta che durante le prove nell'arena è stata contestata da alcuni presenti. Tuttavia, in un'intervista con l'emittente si è detta contenta di essere a Malmö: "Sono qua e sto facendo quel che amo di più. Sono concentrata sulla musica e sull'energia positiva, ci sono tante persone che mi supportano", ha dichiarato l'artista, dicendosi "onorata" di rappresentare Israele. A darle sostegno è arrivato anche un messaggio del premier israeliano Benyamin Netanyhau: "Eden, stai gareggiando, con molto orgoglio, non solo all'Eurovision, ma contro una brutta ondata di antisemitismo. Stai rappresentando onorevolmente lo Stato di Israele. Sappi che quando ti fischieranno, noi tutti faremo il tifo per te". Contemporaneamente in un'altra piazza del centro città si è tenuto un piccolo raduno dei membri della comunità ebraica a Malmö. Bandiere della Svezia e di Israele hanno riempito la piazza circondata da una forte presenza di polizia in tenuta antisommossa e sorvegliata da un drone.