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Facebook rovina la vita in almeno 7 modi
Redazione
11 anni fa
Da una parte accorcia le distanze e porta a ritrovare vecchi amici. Dall'altra ci rovina la vita. E non siamo mai stati così isolati in noi stessi

"Conosci il nemico come conosci te stesso. Se farai così, anche in mezzo a cento battaglie non ti troverai mai in pericolo", la citazione del generale e filosofo cinese Sun Tzu sembra calzare a pennello. Almeno per il Daily Express che ha stilato sette segnali per farci capire quando è il momento giusto per 'disintossicarsi' dal noto social network Facebook.

Effettivamente la creatura di Mark Zuckerberg è, oggi come oggi, tanto usata quanto abusata. Se da una parte il social network dallo sfondo blu ci aiuta a mantenere contatti, ritrovare vecchie amicizie e accorciare - almeno in virtuale - le distanze reali; dall'altra parte porta nuove tipologie di disagi sociali. Senza contare che, per controsenso, non siamo mai stati così soli e isolati. Infine c'è chi raggiunge il culmine generando una vera e propria dipendenza da Facebook.

Ma prima di decidere se è opportuno o meno staccare la spina per un po' a quello che sembra sempre più un parassita virtuale che si ripercuote nelle vite reali, vediamo a quali segniali fare attenzione. Secondo il Daily Express, conoscere questi sette segnali è un primo passo per capire se siamo dipendenti o meno da FB, e per capire quanto possa essere grave tale dipendenza.

  • Rovina i vostri programmi tv. Vi capita mai di tornare a casa dopo una giornata di lavoro e desiderare solo un momento di relax davanti ai vostri programmi preferiti in televisione? Peccato che molto spesso - e con i nuovi dispositivi mobili si è raggiunto il culmine in questo senso - ci capita anche di connetterci a Facebook. Così iniziamo a guardare le bacheche dei nostri contatti, magari postiamo ciò che stiamo 'guardando' in tv. Ma... cosa stiamo effettivamente guardando in tv? Quanto del nostro programma ci siamo persi per controllare cosa fa l'amico e cosa replica il conoscente? C'è poi lo scenario peggiore per l'amante di film e serie tv: i famigerati spoiler. E se proprio mentre guardate un film, salta fuori l'amico e scrive tutto ciò che non avete ancora visto? Magari è il caso di scegliere se guardare la televisione o se connettersi a Facebook.
  • Porta a lavorare male. E' soprattutto il caso di chi lavora in ufficio. Per quanto assurda, è una situazione che capita: il superiore chiede un lavoro urgente, e il dipendente decide di dare uno sguardo al suo profilo Facebook prima di iniziare. Peccato che così facendo finisce col perdere tempo prezioso. Un altro caso tipico è quello della mancata concentrazione. Dovremmo magari svolgere un'attività, e finiamo col farla male. Questo perché ci mettiamo a rimuginare su cose viste o lette sul social network.
  • Rende pessimi amici. Il pensiero conta, certo. Ma c'è un limite. Commenti, like, foto e quant'altro. Il tutto rigorosamente su Facebook. A volte lasciamo il virtuale dov'è, e dedichiamoci alla vita reale. Anche nel 2000 può essere simpatico ricevere un biglietto scritto a mano, invece di un post in bacheca...
  • Rovina il sonno. Non mi si venga a dire che non è mai capitato a qualcuno di voi - che ha Facebook - di essere stanco morto, voler andare a dormire ma, preso dalla foga di guardare cosa fanno gli amici, al posto che nel letto si ritrova davanti a Facebook. In questo caso la situazione più tipica è il connettersi magari alle 9 di sera pensando di passare sul network pochi minuti, e ritrovarsi successivamente con l'orologio che senga l'una del mattino.
  • Ansia da like. Passate magari ore a truccarvi (se siete donne), o a pensare alla come realizzare la 'foto del secolo'. E vi trovate uno o due like pensando che ne avreste ottenuti come minimo 20. E magari vi ritrovate persino a connettervi ogni 5 minuti per controllare se i like lievitano oppure no. Quello che sembrerebbe un caso al limite, è in realtà una situazione comune a molti.
  • Luogo per sfogarsi? Oggi come oggi Facebook è anche questo. Un luogo in cui sfogarsi. In cui manifestare tutte le proprie frustrazioni cercando magari di attirare quell'attenzione che, almeno in quel momento, sembra essere insufficiente. Questo atteggiamento porta spesso e volentieri a postare senza riflettere. Col risultato di avere una bacheca piena di post buttati giù a sproposito. Post di cui magari ci si pente in futuro.
  • Effetto FOMO ("Fear Of Missing Out"). E' un tipico disagio sociale da nuovo millennio. Il sentirsi costantemente tagliati fuori. Il voler paragonare a tutti i costi la propria vita con quella degli altri, ritenendola più interessante. E poco importa se il post di Tizio mostra magari l'unico momento di allegria in una giornata di lacrime. Conta solo che sulla bacheca di Tizio c'è il momento allegro e non i momenti brutti. La vita di Tizio diventa così migliore della nostra.
  • Sette situazioni che potrebbero manifestarsi insieme, o singolarmente. Restano comunque segnali che è meglio lasciar perdere Facebook per un po'. Se non altro, per evitare di perdere il senso della realtà a favore di un mero mondo virtuale.

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