Film
Festival di Locarno, la retrospettiva 2025 è dedicata al cinema britannico del dopoguerra
© Images courtesy of Group Film Productions Ltd., General Film Distributors Ltd., Park Circus ITV Studios, Michael Powell (Theatre) Ltd., STUDIOCANAL Films Ltd
© Images courtesy of Group Film Productions Ltd., General Film Distributors Ltd., Park Circus ITV Studios, Michael Powell (Theatre) Ltd., STUDIOCANAL Films Ltd
Redazione
5 ore fa
Il programma della retrospettiva 2025 del Festival, che si terrà dal 6 al 16 agosto, vuole omaggiare i registi dei grandi studios attivi tra il 1945 e il 1960, prima dei grandi cambiamenti del decennio successivo.

Mancano ancora diversi mesi al Locarno Film Festival, che si terrà dal 6 al 16 agosto, ma questa mattina a Londra, presso la sede dell'Ambasciata svizzera, gli organizzatori della kermesse cinematografica hanno svelato le prime carte, quelle inerenti il tema della retrospettiva 2025, che sarà dedicata al cinema britannico del dopoguerra (1945-1960) e "offrirà un affresco ricco e variegato della vita negli anni del dopoguerra, raccontata attraverso il grande cinema popolare".

"Amato e difeso da un cineasta come Martin Scorsese, il cinema britannico sarà esplorato in maniera sistematica dalla nostra retrospettiva in un periodo cruciale della sua storia: dalla fine della Seconda guerra mondiale all’avvento del Free Cinema – un periodo fertile e vitale che ha influenzato profondamente l’evoluzione del cinema britannico e non solo", afferma Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival, citato nel comunicato. Per Ehsan Khoshbakht, curatore della retrospettiva, "è difficile credere che la produzione di una delle industrie cinematografiche europee più raffinate e di qualità, che ha regalato a Hollywood tra i suoi artisti e tecnici di maggior spicco, sia ancora così poco esplorata al di fuori dei suoi confini nazionali. Il cinema britannico degli studios è riuscito a fondere l’intrattenimento di massa con forme stilistiche estremamente innovative e a elevarsi a forma d’arte. Concentrandoci esclusivamente sui film contemporanei (e omettendo film di ambientazione storica, fantasy e di guerra), abbiamo deciso di raccontare la storia di una nazione in cerca della propria identità: in modalità ora cupa e assorta, ora, come nella migliore tradizione della commedia brillante inglese, ilare e mordace. È il ritratto di un paese in più di 40 film".

Da David Lean a Jill Craigie fino a Cy Endfield

Alla fine della Seconda guerra mondiale, mentre il suo impero d’oltremare iniziava a sfaldarsi, "la Gran Bretagna imboccava la via accidentata della ricostruzione e della rinascita nazionale", si legge nella nota del Locarno Film Festival. "L’ampia panoramica dedicata al cinema britannico di quel periodo, organizzata in collaborazione con il BFI National Archive, la Cinémathèque suisse e con il supporto di STUDIOCANAL, mostra la risposta culturale e il tentativo da parte di cineasti, scrittori, produttori, performer e studios nazionali di leggere le trasformazioni di quella nuova e turbolenta fase. Con proposte che spaziano dai classici più amati di registi leggendari come David Lean, Carol Reed o Powell e Pressburger (questi ultimi già al centro di due grandi retrospettive, allestite rispettivamente a Locarno nel 1982 e dal BFI nel 2023), per arrivare a perle di genere firmate da artisti meno noti come Seth Holt o Lance Comfort, il programma omaggia i registi dei grandi studios attivi tra il 1945 e il 1960, prima dei grandi cambiamenti del decennio successivo". La panoramica del Festival, inoltre, "riserverà uno spazio di primo piano anche all’importante ruolo svolto dalle registe coeve, con film diretti da Muriel Box, Wendy Toye, Margaret Tait e Jill Craigie, e dai registi americani esiliati per effetto della lista nera anticomunista, come Joseph Losey, Cy Endfield e Edward Dmytryk".

Il programma

Il programma, nel dettaglio, "comprenderà pellicole restaurate in digitale e copie provenienti dalla collezione del BFI National Archive – che quest’anno festeggia il suo 90esimo anniversario –, grazie alle quali le produzioni degli anni 1945-1960 torneranno a dialogare con il presente. L’iniziativa sarà accompagnata da una pubblicazione in inglese edita da Les Éditions de l’Œil e a cura di Ehsan Khoshbakht, con contributi di firme internazionali". Al termine di Locarno78 la retrospettiva "inizierà inoltre il suo viaggio lungo i circuiti esteri, facendo tappa, tra il mese di agosto e settembre, alla Cinémathèque suisse". Quello compreso tra la fine della guerra e le rivoluzioni culturali degli anni Sessanta, spiega infine James Bell, senior curator del BFI National Archive,  "è stato per la Gran Bretagna un periodo turbolento. Sfide interne e la messa in discussione dello status internazionale del paese hanno fruttato al cinema britannico un bottino ricco e troppo spesso mal compreso. Il BFI National Archive è felice di collaborare con il Locarno Film Festival alla presentazione di questo programma, che propone molte copie di rari film d’archivio conservati dal BFI. Siamo entusiasti all’idea di mostrarli a un nuovo pubblico internazionale e di gettare nuova luce su titoli affascinanti e figure chiave che hanno operato davanti e dietro la macchina da presa. Ci aspettano volti familiari, ma anche molte bellissime scoperte".