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"Il bambino piange al ristorante? Un po' di pazienza non fa male..."
"Il bambino piange al ristorante? Un po' di pazienza non fa male..."
"Il bambino piange al ristorante? Un po' di pazienza non fa male..."
Redazione
7 anni fa
#VITADAMAMMA - "Mi sono resa conto che molta gente è davvero intollerante. Ma basterebbe un po' di comprensione..."

Da quando sono diventata mamma, la mia sensibilità è aumentata vertiginosamente. Ci sono cose a cui prima non davo peso che ora sono quasi fondamentali. Mi hanno insegnato fin da piccola a rispettare tutti (proprio tutti non ci riesco, ma di base sono educata con tutti indistintamente). Ho imparato ad accettare tutto, nei limiti del possibile, perché amo il quieto vivere e non ho voglia di circondarmi di negatività. Ciò non significa che ingoio rospi senza proferire parola ma, laddove non ritengo necessario reagire poiché è tempo sprecato, lascio correre.Questo non ha niente a che vedere con la mia vena provocatoria... che è tutta un'altra questione. Detto ciò, mi sono resa conto che molta gente è davvero intollerante. A chi non è mai capitato di essere al ristorante e al tavolo accanto c'erano dei bambini che piangevano o incontrare coppie con il loro bimbo nel passeggino che si destreggiavano tra la folla durante qualche evento o di dover prendere l'ascensore ma trovarlo pieno (perchè i passeggini occupano un sacco di spazio) o tenere aperta la porta a qualche mamma in difficoltà o aiutarla a salire/ scendere le scale perché andare in giro con un passeggino non è così ovvio?A me e successo moltissime volte e nella mia mente è sempre scattato l'automatismo di sorridere ad una mamma il cui bambino piange, scansarmi per far passare il passeggino, aspettare un altro ascensore, tenere la porta o aiutare una persona in difficoltà. Ma mi sto rendendo conto che non è così per tutti. Purtroppo ci sono persone che non vedono oltre il loro naso. Persone maleducate e incivili che davanti ad una donna in difficoltà si girano dall'altra parte. Ma la cosa che mi lascia più perplessa non è tanto il loro atteggiamento nei miei confronti, bensì l'indifferenza verso un bambino.Mi capita spesso quando devo prendere l'autopostale, che accanto a me ci sono altre persone che devono salire, ma piuttosto che darmi una mano salgono dall'altra parte. E questo capita anche quando devo salire o scendere degli scalini. In questo caso ho constatato che i giovani sono molto più educati di molti adulti. E questo mi lascia ben sperare per il futuro.Oggi eravamo in un ristorante. Non era una tappa programmata e così non avevo il latte per "mini me". Chiaramente lui vedendo noi che mangiavamo ha cominciato a piangere. Niente di insopportabile, solo degli urletti per richiamare la nostra attenzione.Non l'avesse mai fatto. E nonostante ci fossimo alzati a turno per prenderlo e portarlo fuori (per non disturbare), tutti ci guardavano malissimo. Tolleranza zero. E anche in questo caso, la cosa che mi lascia perplessa è che le donne sono le più malefiche: ti squadrano e commentano.Ma un bambino non dovrebbe fare tenerezza???? E ad uno che sorride anche a chi non lo guarda come si fa a non restituire il sorriso?Ci sono situazioni insopportabili che io stessa non accetto, ma per quello dò la colpa ai genitori troppo permissivi. Spero di riuscire ad insegnare a Nicolas il rispetto perché solo dandolo puoi pretenderlo.

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