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Iodio: i 10 cibi più ricchi
Redazione
10 anni fa
Fondamentale per la tiroide, lo iodio non è presente - come si crede - nel sale. Ecco i cibi che ne contengono di più

Lo iodio è un elemento fondamentale per la salute della nostra tiroide. Una carenza di iodio può dare adito al gozzo tiroideo, un ingrossamento della tiroide che può interessare solo una parte della ghiandola o tutta la ghiandola. Un problema che, se trascurato, può portare a disturbi di deglutizione e anche respiratori. Una grave carenza di iodio può causare l'ipotiroidismo.

Stando a quanto sostiene l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), a partire dai 13 anni il fabbisogno giornaliero di iodio è intorno ai 150 microgrammi. Una donna in gravidanza dovrebbe invece raggiungere un fabbisogno pari a 250-300 microgrammi.

Per raggiungere questi obiettivi, è importante sapere quali alimenti risultano essere un ottimale fonte di questo elemento. Chi crede che lo iodio si trovi nel sale, si ricreda. Non a caso nello specifico esiste proprio il sale iodato.

Ma vediamo i 10 cibi maggiormente ricchi di iodio.

  • Crostacei. Sono un'eccellente fonte di iodio. 100 grammi di crostacei possono fornire fino a 300 microgrammi di iodio.
  • Pesce di mare. Indipendentemente dal tipo è in grado di fornire 80 microgrammi di iodio per 100 grammi di pesce fresco.
  • Pesce d'acqua dolce. E' meno ricco di iodio rispetto al pesce di mare. Ma inserirlo nella dieta quotidiana può aiutare a raggiungere l'obiettivo.
  • Uova. Oltre a essere una fonte di proteine, sono anche una fonte di iodio. Sebbene non raggiungano i valori di crostacei e pesce di mare.
  • Carne. In piccole quantità, ma c'è. La fonte primaria di iodio vien comunque dal mare.
  • Latte. Come per la carne, anche il latte è fonte di iodio. Introdurlo nella dieta quotidiana, anche sotto forma di formaggio, può risultare molto utile.
  • Cereali. Anche questi sono una fonte di iodio. Oltre che di molteplici altri nutrimenti.
  • Legumi. Fagioli, fave, piselli, ceci e chi più ne ha più ne metta. I legumi sono in grado di fornire iodio come il pesce d'acqua dolce.
  • Frutta e verdura. Ne contengono in minima quantità. Il valore di questo micronutriente in questo caso può variare anche in base alla provenienza geografica dei vari ortaggi.
  • Sale iodato. E arriviamo a questo, per alcuni, sconosciuto. L'uso del sale iodato può risultare un ottimo modo per raggiungere i livelli di iodio giornalieri consigliati dall'OMS. Ma senza esagerare. Il sale iodato è in grado di fornire 30 microgrammi di iodio per singolo grammo. Ma il consumo giornaliero di questo sale non dovrebbe mai superare i 5 grammi.
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