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La banana appesa, genio o banalità?
La banana appesa, genio o banalità?
La banana appesa, genio o banalità?
Redazione
5 anni fa
Il direttore del MASI, Tobia Bezzola: "È stata comprata l'idea, non l'opera in quanto tale"

Dopo il Pinocchio affogato in piscina, la statua di Giovanni Paolo II colpito da un meteorite, la donna che trabocca di wienerli e il gallerista milanese appeso alla parete, Maurizio Cattelan torna a provocare con una banana. È l’ultima sua opera presentata all’Art Basel di Miami, un’idea che ha riscosso un successo clamoroso, infatti la sua banana scocciata è stata venduta per 120mila dollari… ma neanche 24 ore è stata mangiata con invidiabile nonchalance dall’artista David Datuna.

È accaduto davanti allo sguardo attonito dei presenti e tra un morso e l’altro ha annunciato di voler intitolare la sua performance “artista affamato”. L’uomo è stato allontanato, la banana rimpiazzata, e il video dello spuntino fuori programma ha fatto il giro del mondo. Per riuscire ad interpretare il successo di quest’arte quantomeno discutibile abbiamo chiesto aiuto al direttore del MASI Tobia Bezzola. Partiamo da un fatto. Chi ha sborsato 120mila dollari per l’opera non l’ha persa per l’attacco di fame di un passante.

“È stata comprata l'idea, è chiaro che il collezionista sapeva che dopo una settimana al muro la banana va cambiata. Lì c'è l'idea che non è l'opera in quanto tale ad avere il valore artistico bensì l'idea” ha dichiarato Tobia Bezzola ai microfoni di TeleTicino.

Un’idea che avremmo potuto avere tutti, vero? In molti sul web si sono sbizzarriti emulando Cattelan. Chi con degli ortaggi, chi con un calzino, chi con un pezzo di baguette, chi ha trovato la soluzione per i regali di Natale. Però, si sa, non basta un’idea folle per diventare artista concettuale.

Questo tipo di installazione, a detta di Bezzola, “può funzionare perché dietro c'è un nome: Maurizio Cattelan, un artista famoso che ha avuto grandi successi negli ultimi 20-30 anni, che ha avuto delle grandi mostre” spiega Bezzola che ci tiene a precisare che però le mostre erano “con opere vere e proprie: ha fatto delle performances, fotografie, sculture, ecc.” E Bezzola sottolinea che “Questo è quello che ci vuole, se fosse stato un artista completamente sconosciuto di questa banana non ne parleremmo”.

Come ha spiegato Cattelan, a quest’opera stava pensando da un anno, una provocazione per far riflettere il pubblico sul valore dato dalle persone agli oggetti. Oggi il mondo dell’arte si divide tra chi la definisce geniale o banale.

All’ArtBasel, nel frattempo, la banana è stata vittima del suo successo, lo stand ha dovuto chiudere anticipatamente per colpa della folla in delirio.

Tutti i dettagli nel servizio di TeleTicino

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