La vita di Britney Spears diventerà un film: gli studi Universal si sono infatti aggiudicati i diritti d'autore sul memoir della "principessa del pop" "The Woman in Me" con Jon Chu e Marc Platt, rispettivamente il regista e il produttore di Wicked coinvolti nel biopic. È stata la stessa Britney ad annunciare la realizzazione del progetto "segreto", aggiungendo che Platt ha girato alcuni dei suoi film preferiti e invitando i fan a restare connessi per eventuali nuovi aggiornamenti.
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La Universal si è accaparrata i diritti battendo a un'asta la concorrenza di altre major. "The Woman in Me", uscito in ottobre, ha venduto solo negli Usa oltre 2,5 milioni di copie. Quasi 300 pagine dedicate ai due figli adolescenti ma anche ai fan, il memoir, uscito in contemporanea anche in Italia con Longanesi, racconta la vita a ostacoli di una talentuosissima ragazza, intrappolata prima dalla povertà nel trailer park di Kentwood in Louisiana, poi dalla fama planetaria, infine dalla famiglia. Scritta con l'aiuto di tre noti ghostwriter, l'autobiografia ha messo in luce i vizi dello star system e i dietro le quinte dei più grandi successi della popstar, invitando a guardare con maggior consapevolezza ai meccanismi che, oggi come ieri, celebrano e distruggono personaggi pubblici come lei.
"Non credo che la mia famiglia capisca il male che mi ha fatto"
Il culmine era ovviamente l'udienza di tribunale del giugno 2021 in cui Spears, per la prima volta in 13 anni, ebbe il coraggio e la possibilità di raccontare con la propria voce il dramma della custodia legale a cui nel 2008, dopo una serie di pubblici crolli mentali, l'aveva assoggettata il padre Jamie con la benedizione della magistratura. Sincero fino al punto di esser crudele con la stessa autrice, il libro aveva approfondito anche la relazione con l'ex boyfriend Justin Timberlake e con la famiglia, evidenziando la natura predatoria di chi ha circondato l'ex ragazza prodigio sfruttandone il successo. La versione audio, letta dall'attrice Michelle Williams con una introduzione della stessa Britney, è stato il best seller di più rapido successo nella storia della casa editrice Simon & Schuster. Il memoir non era a lieto fine. Lo sarà il film? "Le emicranie sono solo una parte del danno fisico ed emotivo che mi resta dopo l'uscita dalla tutela. Non credo che la mia famiglia capisca il male che mi ha fatto", aveva scritto la cantante.