
Un finto addio che ha fatto tremare gli amanti del tè freddo: nei giorni scorsi Lipton ha annunciato, sui suoi canali social, il ritiro dal mercato della versione alla pesca, una delle più amate in assoluto. “È giunto il momento di salutarlo”, si leggeva nel post, con tanto di confezione nera e la scritta “RIP Pesca”. Immediata la reazione dei fan, con centinaia di commenti tra incredulità, proteste e messaggi disperati. “Non potete farci questo”, “Il mondo non sarà più lo stesso”, “Ho bisogno di tempo per elaborare la notizia” sono solo alcune delle risposte diventate virali.
Uno scherzo, ma anche un test
Poche ore dopo, però, la rivelazione: si trattava di uno scherzo, un pesce d’aprile giocato d’anticipo per testare (e confermare) l’attaccamento dei consumatori al gusto iconico. “Tranquilli, il nostro tè alla pesca non va da nessuna parte”, ha scritto Lipton, chiudendo il cerchio tra ironia e marketing. Missione compiuta. L’azienda ha fatto parlare di sé, scatenando reazioni affettuose e confermando, se mai ce ne fosse stato bisogno, che il tè alla pesca è ormai un’istituzione.