
Brutta sorpresa che sa di beffa per diversi automobilisti comaschi che negli scorsi giorni si sono visti recapitare una serie di richieste di pagamento per passaggi sulla Pedemontana. Come riferito da La Povincia di Como, infatti, la società che ha realizzato il primo lotto della tangenziale di Como (lungo appena 2,4 chilometri), quello di Varese e il tratto tra Lentate e il raccordo con la A8 ha iniziato una vera e propria offensiva per recuperare gli scoperti.
Fin qui nulla di strano: già in passato i pedaggi non pagati hanno creato numerosi problemi, in particolare quelli riconducibili ad automobilisti stranieri. A far discutere, in questo caso, sono i tempi a cui si riferiscono le infrazioni contestate. Ovvero al 2016, ben tre anni fa. Al costo del pedaggio vengono aggiunti oltre 3 euro di spese per la pratica e la comunicazione, sottolinea il foglio comasco, è stata inviata per posta ordinaria, ergo con nessuna garanzia di ricevimento. Pedemontana fa presente che in caso di mancato pagamento procederà con il recupero crediti che comprende anche una multa con la decurtazione dei punti patente nonostante l’apposita convenzione con la Polizia stradale sia stata sottoscritta solo nel 2018, due anni dopo le presunte infrazioni.
Un problema simile aveva interessato nel 2016 diversi automobilisti ticinesi che non avevano pagato i pedaggi sulle tratte gestite da Autostrade per l'Italia. Allora la ditta di riscossione incaricata di recuperare gli scoperti aveva recapitato solleciti per passaggi ai caselli registrati nel 2010 o addirittura nel 2009. E nel luglio di due anni fa chi non aveva dato seguito a tali richieste si era visto recapitare un sollecito decisamente salato da parte di una ditta di Coira: oltre all’importo dei mancati pedaggi, la ditta grigionese aveva fatturato ben 49.- di spese aggiuntive come "rimborso dei costi dei servizi legali".
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata