
La giustizia americana non si lascia sfuggire nulla e, soprattutto, nessuno. Ed anche un attore ‘protetto’ dal controverso culto di Scientology come Tom Cruise non sfugge all’organo di giustizia interstatale, l’FBI. L’attore che ha visto la sua fortuna col film ‘Top Gun’ sarebbe stato accusato di aver ridotto in schiavitù diversi membri di quella che negli USA è stata considerata una vera religione, Scientology. Nello specifico, stando ad alcune intercettazioni risalenti al 2009, Cruise sarebbe indagato per aver costretto alcuni adepti all’aborto o, addirittura, ad eseguire lavori di vario genere per non più di 50 sterline a settimana. Se Tom Cruise sia diretto responsabile o se invece sia stato coinvolto nella vicenda dal leader della setta (qui da noi Scientology non è mai stata riconosciuta come religione), David Miscavige, non è chiaro. Ad ogni modo le accuse a lui imputate non sono certo leggere, soprattutto in una nazione come gli USA, dove l’argomento della schiavitù è ancora molto sentito. Già diversi mesi fa alcuni membri di Scientology denunciarono la struttura religiosa sostenendo di essere stati picchiati e sfruttati. Non solo, come detto sopra, denunciarono anche il fatto che molte ragazze, al fine di potersi tenere il proprio posto di lavoro all’interno della Sea Organization, sarebbero state costrette ad abortire. Il tutto senza potersi minimamente ribellare. Una delle regole di Scientology contempla infatti l’obbligo alla totale obbedienza nei confronti del proprio capo spirituale. Il portavoce della setta, naturalmente, nega tutto. Stando a quanto sostiene all’interno di Scientology non è concesso avere figli, ma nessuno avrebbe mai obbligato nessuno all’aborto. Poi ha aggiunto che le persone che hanno denunciato i fatti hanno lasciato il gruppo autonomamente. Lo stesso regista Paul Haggins, indignato dalle pesanti accuse scaturite, ha deciso di abbandonare, non senza difficoltà, la chiesa di Scientology. MaxT
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