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Se sei troppo stressato senti meno, i suoni risultano attutiti
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Keystone-ats
9 ore fa
Secondo una nuova ricerca condotta presso l'Università Ben-Gurion del Negev. In condizioni di stress cronico i suoni devono divenire più forti per scatenare risposte simili, è emerso nei test su animali i cui risultati sono riportati sulla rivista Plos Biology.

Lo stress cronico modifica il nostro udito, più precisamente il modo in cui il nostro cervello elabora i suoni, secondo una nuova ricerca condotta presso l'Università Ben-Gurion del Negev. In condizioni di stress cronico i suoni devono divenire più forti per scatenare risposte simili, è emerso nei test su animali i cui risultati sono riportati sulla rivista Plos Biology. Precedenti studi hanno evidenziato che lo stress cronico influisce sull'apprendimento e sul processo decisionale, ricorda l'autrice dello studio Jennifer Resnik. "Sappiamo che lo stress cronico è un fattore di rischio per diversi disturbi psichiatrici e sensoriali. Tuttavia, ci sono poche ricerche su come il nostro cervello elabora i suoni neutri in condizioni di stress cronico", spiega

Stress cronico e udito

Il team ha esaminato se lo stress cronico modifica l'elaborazione uditiva nel cervello e ha scoperto un chiaro effetto dello stress cronico nel tempo sulle risposte ai suoni. I suoni a livelli di decibel più bassi hanno scatenato reazioni significativamente più deboli man mano che lo stress persisteva, mentre i topi hanno mantenuto risposte forti ai suoni a decibel più alti. I ricercatori hanno anche scoperto che questo effetto potrebbe essere dovuto a un tipo di cellula "interruttore" che diventa molto più attiva in condizioni di stress prolungato e che sopprime l'attività di altre cellule. In sostanza questi "interruttori" iniziano a sparare molto più forte quando viene emesso un suono, riducendo l'attività dei neuroni deputati alla percezione dei suoni. Questo potrebbe spiegare l'attenuazione dei suoni. "La nostra ricerca suggerisce che lo stress cronico non influisce solo sulle nostre reazioni agli stimoli emotivi, ma può anche alterare il modo in cui rispondiamo agli stimoli neutri di tutti i giorni", conclude Resnik.