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Dopo New York anche Sanremo: la città che non dorme mai. Accade solo durante il Festival, con buona pace dei residenti che si vedono colonizzare la città e tutti i suoi luoghi di aggregazione. Panchine occupate da fotografi, giornalisti, addetti ai lavori. Strade chiuse. Passaggi difficoltosi. E se qualcuno volesse comprarsi un limone? Deve circumnavigare la sua città. Chi si aspettava il botto, per ora è rimasto deluso. I veri botti li ha fatti Jovanotti, disseminando percussionisti in tutte le vie adiacenti al teatro Ariston. La prima serata, come da programma, ha visto esibirsi tutti e ventinove i cantanti. La canzone che spiazza tutto e tutti non c’è stata. Ognuno si è fatto portatore di un messaggio o di un non messaggio, cercando di giocarsela al meglio.
Il commento
Gaia – Chiamo io chiami tu: Tormentone senza particolare entusiasmo
Francesco Gabbani – Viva la vita: Solare, ma non basta
Rkomi - Il ritmo delle cose: Necessari i sottotitoli per capire le parole
Noemi – Se t’innamori muori: Nulla di nuovo
Irama – Lentamente: A Natale fategli un altro regalo. L’autotune non è per lui
Coma_Cose – Cuuoricini: Tormentone gradevole, senza pretese
Simone Cristicchi – Quando sarai piccola: Intenso, struggente, commovente. Farà incetta di premi
Marcella Bella – Pelle diamante: Giudizio non pervenuto
Achille Lauro – Incoscienti giovani: Ha fatto ciò che sa fare, senza sforzo
Giorgia – La cura per me: Bravissima
Willie Peyote – Grazie ma no grazie: Gradevole, simpatica, orecchiabile
Rose Villain – Fuorilegge: Sta per innamorarsi dell’autotune e non ne ha bisogno
Olly – Balorda nostalgia: Finalmente qualcuno che va di potenza
Elodie – Dimenticarsi alle 7: Non siamo alla settimana della moda
Shablo feat. Guè, Joshua, Tormento - La mia parola: Riconciliano con il buon rap, fatto con arte e stile
Massimo Ranieri – Tra le mani un cuore: Anacronistico
Tony Effe – Damme ‘na mano: Snaturato
Serena Brancale – Anema e core: Grande energia , ma non da podio
Brunori Sas – L’albero delle noci: Il cantautorato non è morto. Qualcuno sa ancora scrivere bei testi
Modà – Non ti dimentico: Già visto e già sentito
Clara – Febbre: Una canzone che si confonde nel calderone
Lucio Corsi – Volevo essere un duro: Nuovo, bravo, incisivo
Fedez – Battito: Non sono certa che sia il contesto giusto in cui parlare degli inibitori della ricaptazione della serotonina
Bresh – La tana del granchio: Ha fatto il suo, ma non colpisce
Sarah Toscano – Amarcord: Di diritto nel calderone
Joan Thiele – Eco: Suoni interessanti che le danno un tocco di internazionale
Rocco Hunt - Mille vote ancora: Più maturo, consapevole, ben calato nella sua canzone
Francesca Michielin – Fango in paradiso: Sa fare meglio
The Kolors – Tu con chi fai l’amore: Dacci oggi il nostro tormentone quotidiano
Il vero ribaltone lo farà, come sempre, il televoto.