
Negli scorsi giorni è apparso un articolo in cui si espone una lamentala causata dal fatto che siano state trovate delle uova di cimice in un’insalata Migros. Tale piagnucolio è sintomo di una società imborghesita e schizzinosa che si è eccessivamente allontana dalla natura: pretendere che tutte le verdure siano belle, perfette ed immacolate significa essere a favore dei pesticidi, degli OGM e delle serre idroponiche. È importante crescere i figli senza paranoie igieniche e lasciando che si nutrano anche di prodotti “imperfetti” come la frutta raccolta dagli alberi, le insalate magari un po’ bruttine dell’allevatore locale o il fagiano coi pallini di piombo catturato dal proprio vicino di casa. Certo, scegliendo di raccogliere l’insalata del proprio orto o scegliendo marchio “bio” vi è il rischio di trovarsi una lumachina nel piatto, ma il fastidio che può dare un insetto è certamente irrisorio rispetto agli effetti secondari, come cancro o sterilità, che può dare l’uso massiccio degli insetticidi in agricoltura.Inoltre sulle verdure e la maternità esistono alcuni terribili falsi miti: certe donne sconsigliano di mangiare verzure dal sapore amaro durante l’allattamento perché temono che il latte possa assumere un sapore poco gradevole. Il carciofo, la cipolla, l’aglio e l’asparago vengono quindi banditi dalla tavola delle neomamme per non infastidire il bebè. Tale premura è probabilmente inutile in quanto, in passato, le donne mangiavano quello che c’era e non si facevano certo problemi per il sapore del latte. Anzi! Abituare il bimbo fin da subito ai sapori amari delle verdure naturali può renderlo meno schizzinoso nei confronti dei sapori genuini, soprattutto in un mondo in cui abbondano gli zuccheri malsani e i sapori artificiali.Io ho seguito i saggi consigli di un’amica (scolpisce zanne di mammut e si mantiene bella con la linfa di betulla) ed ho mangiato carciofi, ortiche, piantaggine e tarassaco (dente di leone) in abbondanza. La mia piccola valchirietta di 5 mesi non si è lamentata ed ha poppato il latte con lo stesso ardore di sempre. Le verdure non infastidiscono minimamente i bambini! Si dice che le verdure o i legumi possano dare loro le coliche, ma la mia esperienza personale è stata invece molto positiva. Non si può fare di un particolare l’universale, certo, ma consiglio a tutte le neomamme di provare a mangiare tutte le verdure, se possibile raccolte da sé, senza farsi inutili paranoie sul sapore del latte. Vivere in modo semplice, genuino, adottando (con criterio) certe usanze primitive è, nell’era dell’iperconsumismo e dell’artificio, il più prezioso dei lussi.Tre verdure amare spontanee facili da raccogliereOltre che mangiare bene, è bello mangiare in modo etico: per questo invito tutti, e non solo le donne che allattano, a raccogliere le piante spontanee che crescono nei nostri bei prati ticinesi. In particolare vi sono 3 erbe molto interessanti e dalle ottime proprietà curative, ossia il tarassaco (dente di leone), la piantaggine e l’ortica.PIANTAGGINELa piantaggine (Plantago lanceolata) cresce rigogliosa nel parco Ciani nel centro di Lugano, benchè raccoglierla in ambienti meno frequentati e lontani dal traffico sia meglio. Questa buonissima erba prospera nei prati sino ad un’altitudine di 2000 metri e può essere raccolta tutto l’anno. Si può mangiare cruda o in insalata, ma fatta prima bollire e poi saltare in padella è più piacevole perché perde la consistenza dura e il sapore aspro. Funge da depurativo per il sangue, è ricca di sali minerali e protegge dal raffreddore. Ottima per prevenire i raffreddori autunnali del bebè!
DENTE DI LEONE ( tarassaco)ll tarassaco (Taraxacum officinale) è una pianta appartenete alla famiglia delle Asteracee. Con le sue proprietà depurative e antinfiammatorie, è un ottimo alleato nella cura delle malattie legate al fegato. Il fiore giallo, chiamato dente di leone, alla fine della fioritura avvizzisce e si trasforma in soffione. La radice viene persino adoperata come cura per il cancro alternativa alla chemioterapia, in quanto, secondo uno studio del dottor Siyaram Pandey, dell’Università di Windsor, uccide solo le cellule tumorali. Le foglie verdi dentellate sono ottime da fare in insalata crude o cotte, nelle frittelle. Il tarassaco è noto soprattutto per le sue proprietà depurative, diuretiche e lassative. Attenzione però alla linfa lattiginosa contenuta nei fusti dei fiori di tarassaco, poiché se succhiata può provocare intossicazioni nei bambini. Per il tarassaco, soprattutto durante l’allattamento, vale la regola d’oro del buon gustaio: apprezzare ma non esagerare.
ORTICAL’ortica (Urtica dioica) è una pianta erbacea nota per il potere irritante dei peli ricchi d’acido formico che ne ricoprono le foglie e i fusti. Assai interessanti sono però le sue proprietà benefiche e curative, che la rendono un'efficace pianta medicinale, particolarmente utilizzata in erboristeria. Non bisogna inoltre dimenticare che l'ortica può essere utilizzata in cucina nella preparazione di gustose pietanze, come risotti, gnocchi o frittelle L'ortica può essere facilmente raccolta utilizzando un paio di guanti, per evitare irritazioni che comunque fanno bene al sangue. La sua presenza può essere individuata lungo sentieri di montagna o di campagna, e in particolare in zone in cui vi è stata attività umana. Per usi curativi ed alimentari è bene raccogliere questa preziosa pianta in zone collocate lontane dal traffico cittadino, prediligendo le foglie più piccole e tenere. La tradizione dice che si debba raccogliere prima dell’arrivo della primavera, io la raccolgo tutto l’anno e mi sembra vada benissimo, perché dopo averla ben bollita diventa tenera. Il consumo di ortica è particolarmente utile per le donne che allattano e che soffrono di anemia o carenza di ferro, ma è anche un toccasana per le donne in prossimità della menopausa, perché è ricca di calcio. Inoltre le foglie di ortica contengono buone quantità di rame e di zinco, che rendono il suo consumo indicato a coloro che desiderano rinforzare unghie e capelli.
Mamma vichinga
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