Graziano Besana
AIL ci è o ci fa?
Redazione
21 giorni fa
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Sulla pagina internet di AIL Servizi SA si può leggere che, tra la stessa e le AIL SA, vige un proficuo scambio sinergico, frutto della condivisione dei valori aziendali così come di parte delle infrastrutture e dei processi operativi.

È quindi difficile trattenere un sorriso quando, sulle pagine di un noto quotidiano ticinese, il Presidente del consiglio di amministrazione di AIL, afferma che AIL e AIL Servizi SA siano entità distinte. Se da un punto di vista giuridico l’affermazione può reggere (AIL non possiede azioni di AIL Servizi SA), la condivisione di infrastrutture, processi operativi, persone e un precedente salvataggio possono dare adito a delle perplessità.

L’articolo del quotidiano ha infatti anche il pregio di riportare alla memoria l’affare Tecnopellet del 2011. Si legge che AIL Servizi SA aveva investito nella sfortunata azienda di Giornico. Quando la nave iniziò ad affondare, non fu solo AIL Servizi SA a rimetterci, ma AIL, che si precipitò in suo "soccorso" con una perdita che il Municipio quantificò in 6,5 milioni di Franchi. Un conto salato per qualcuno e un ragionevole dubbio sul fatto che queste due aziende, di proprietà della Città di Lugano, vivano in universi separati.

Arriviamo al presente, quando il Presidente del CdA di AIL ci assicura che: «L’operazione in via Peri l’ha decisa AIL Servizi, noi non ne sapevamo nulla e non ci tocca». Ma come ignorare che il segretario del CdA di AIL siede anche nel CdA di AIL Servizi SA? O che il Direttore finanziario di AIL sia anche il direttore di AIL Servizi SA?

Le riflessioni del Presidente del CdA di AIL, sul fatto che il nome di AIL Servizi SA sia ancora appropriato oppure no, rischiano di apparire come un goffo tentativo di distogliere l’attenzione da quelli che potrebbero essere i problemi principali: la credibilità e la trasparenza a livello politico e aziendale! Quando persone e finanze sembrano intrecciarsi così liberamente tra due entità, dichiararsi all’oscuro pare più una scusa traballante che una difesa sostenibile.

Qualcuno potrebbe anche dubitare sulla dichiarazione del Presidente del CdA di AIL quando afferma che: “Gli investimenti decisi da AIL Servizi SA non hanno alcun impatto su AIL e quindi non hanno alcun effetto sulle tariffe. I clienti di AIL non devono temere ripercussioni”.

Mi si perdoni lo scetticismo. Come ci ricorda il caso Tecnopellet, questo copione l’abbiamo già visto e, qualora AIL Servizi SA dovesse giocare con il fuoco, è magari ipotizzabile che anche la Città di Lugano e i clienti di AIL finiscano per scottarsi.

Graziano Besana, già candidato per Avanti con Ticino&Lavoro - Lugano

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