La tematica giovanile è da anni al centro dei dibattiti cittadini: Bellinzona è attrattiva per le nuove generazioni? Le esigenze dei giovani sono soddisfatte in maniera corretta?
La disillusione dei giovani nei confronti dei politici è un sintomo importante, un campanello d’allarme che richiede la giusta attenzione. Spesso la politica crede di capire i giovani, di conoscere i loro desideri e di essere in grado, dall’alto, di soddisfare i loro bisogni. Ritengo che un approccio del genere sia inefficace: le istituzioni devono saper integrare i giovani nel processo decisionale stesso, rendendoli parte attiva della costruzione del loro futuro.
Negli ultimi anni si è parlato molto della necessità di un centro giovanile, culturale e ricreativo, che possa fungere da punto d’incontro per ragazze e ragazzi bellinzonesi. La questione fondamentale, però, non riguarda l'utilità di un centro giovanile in sé; piuttosto, cruciale è il come e con chi intendiamo realizzarlo. Se l’approccio è verticale, il risultato non può che essere deludente.
Peraltro, il centro giovanile non rappresenta certo l’unico approccio per rispondere alle esigenze delle nuove generazioni. Ad oggi sono già numerose le società sportive che occupano migliaia di ragazzi: i Giovani Discatori della Turrita accolgono settimanalmente circa 400 ragazzi, il Bellinzona Volley altri 250, senza dimenticare i settori giovanili delle società calcistiche, le società di atletica, ginnastica, nuoto e molte altre. La forte attrazione che lo sport suscita sui nostri ragazzi mostra che, se vengono messi a disposizione spazi attrattivi, la risposta è entusiastica. Fondamentale è quindi garantire loro strutture adeguate e sufficienti in cui possano fare, creare ed essere. Altrettanto importante è sostenere costantemente le associazioni che si dedicano alla formazione dei nostri giovani. Il potenziale della gioventù bellinzonese è grande e i giovani meritano i giusti spazi, sportivi, culturali o ricreativi che siano.
In conclusione, ritengo che il ruolo delle istituzioni debba essere quello di fornire scatole, contenitori che i nostri figli e nipoti possano riempire come meglio credono. Perciò, quello che la politica deve poter offrire ai giovani è il dialogo. Non deve fornire risposte, ma cercare con loro gli strumenti adeguati per soddisfare necessità e desideri. Dobbiamo essere in grado di instaurare un costante rapporto di fiducia che permetta a ragazze e ragazzi di lavorare con le istituzioni per creare attivamente il loro futuro. Solo così potremo abbattere il muro che allontana i giovani dalla politica, e la politica dai giovani.
Vito Lo Russo, candidato al Municipio di Bellinzona